Spettacolo comico diretto da Vincenzo salemme, con protagonista Biagio Izzo, al teatro Don Bosco di Potenza. Abbiamo tutti un “amico del cuore” da salvare.     

Per ridere o piangere. O per emozionari dinanzi a una storia che viene proposta sulla scena. Il Consorzio Teatri Uniti di Basilicata non è da meno e così propone “L’amico del cuore” a Potenza, sul palcoscenico del teatro Don Bosco, giovedì 19 febbraio con sipario alle ore 21. Lo spettacolo rientra nell’ambito della diciassettesima edizione del “Comic Festival”, appuntamento ormai radicato per gli amanti della comicità di scena e del cabaret nella città di Potenza.

“L’amico del cuore”, spettacolo scritto e diretto dal noto attore e regista Vincenzo Salemme, ha per protagonista l’attore brillante Biagio Izzo. Con lui, danno vita alla effervescente piece Mario Porfito, Francesco Procopio, Yuliya Mayarchuck, Luana Pantaleo, Antonella Cioli. Fra battute, duetti esilaranti, trovate scoppiettanti che mettono alla berlina provincialismi, invidie, ipocrisi, si ride. Si ride a crepapelle.

Lo spettacolo si ispira a una produzione cinematografica che è stata già un successo. Ma Salemme ci mette del suo nella versione teatrale. La storia è quella di un vero e proprio duello. Ma le armi prescelte per combatterlo non sono né sputafuochi, né lame affilate. Piuttosto si opta per un mezzo velenoso qual è, per l’appunto, la menzogna e l’ipocrisia.

Il protagonista della storia, Roberto Cordova, scopre di avere poche probabilità di sopravvivenza. La sua sopravvivenza è legata a un disperato intervento chirurgico: deve infatti subire un trapianto di cuore. E allora rimugina: quale occasione migliore ha per vendicarsi di Michelino, l’amico del cuore che si dice uomo aperto e democratico e che giudica la gelosia un sentimento barbarico? Roberto così gli lancia la sfida proprio in nome dell’amicizia che li lega. Chiede all’amico di consentirgli di realizzare un ultimo desiderio: trascorrere la notte con Frida, la seducente moglie di Roberto.

A teatro si ride, ma non è difficile sospettare che Roberto sia quello in condizione di ridere meno.

(ValeSa)

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