TRAMUTOLA, 10 APRILE 2011, ORE 9,30, IN PIAZZA DEL POPOLO, SCOPRIMENTO DELLA LAPIDE COMMEMORATIVA DEGLI EVENTI CHE CONDUSSERO IL PAESE AD INSORGERE E IL 13 AGOSTO 1860 A PROCLAMARE LA MUNICIPALITÀ REPUBBLICANA .

 

Tramutola  rende onore ai suoi cittadini che, raccolti intorno alla “Setta Mazziniana”,    il 13 agosto 1860 – nel tentativo  di precedere  il Comitato dell’Ordine di ubbidienza cavourriana costituitosi a Corleto Perticara,  dichiararono decaduta la dinastia borbonica e nel nome di Mazzini e Garibaldi proclamarono il paese Municipalità Repubblicana. Una generosa utopia allora travolta dalla forza degli eventi,  un secolo dopo rivendicata dalla Storia.

Ma, una volta decisa dal Comitato dell’Ordine la Insurrezione, i Mazziniani Tramutolesi, accogliendo la parola d’ordine del Comitato d’Azione di Napoli:  – “Re o non re, quando si tratta dell’Unità e dell’indipendenza dell’Italia, s’imbraccia il fucile e si corre a combattere” – il 18 Agosto,  inquadrati nella III Colonna degli Insorti della Val d’Agri, accorsero a Potenza e parteciparono alle varie fasi della Grande Insurrezione lucana, che ebbe la sua importanza – ancorché ignorata dalla storiografia nazionale – nella felice conclusione della spedizione dei Mille.

Di lì a poco un ordine nuovo sarebbe nato, di cui certamente nessuno ignora i risvolti dolorosi come sono sempre i parti della storia con le crisi delle strutture economico-sociali, le violenze, le ingiustizie, gli  sbandamenti degli spiriti, che nel Mezzogiorno assunsero talvolta aspetti drammatici. Ma, come il seme del  grano marcisce nel terreno prima di germogliare e produrre una vita nuova, così la Rivoluzione Risorgimentale mise in atto un processo fecondo di progresso civile, culturale ed economico, processo che per quanto lento, faticoso e non privo di contraddizioni ha consentito anche al Mezzogiorno di conquistare livelli superiori di civiltà e di democrazia. Allungando lo sguardo in retrospettiva, e abbracciando l’insieme, non si può fare a meno di ammirare il prodigioso progresso compiuto in centocinquant’anni di vita unitaria: l’Italia – che a metà dell’Ottocento era terra di conquista, sottoposta agli interessi di altri Stati; l’Italia,  che aveva la più alta percentuale di analfabeti – nel Mezzogiorno oltre il 90% –  ed era tra le più arretrate nazioni d’Europa, oggi è una grande nazione democratica ed assisa tra le prime sette potenze economiche del mondo.

La civica amministrazione, che ha organizzato la manifestazione con la collaborazione del Circolo Culturale “Vincenzo Ferroni”, interpretando i profondi sentimenti del popolo Tramutolese  improntati ai valori risorgimentali dell’idea nazionale e della intangibilità dell’Unità, unisce nel ricordo dei suoi cittadini, che oggi consegna alla memoria delle future generazioni,  tutti gli ardenti giovani lucani  che sacrificando  affetti e spesso la vita combatterono in nome di ideali di libertà e di democrazia.

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