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Lunedì mattina i sindacati di Polizia Penitenziaria terranno un sit-in fuori alla casa circondariale di Via Appia. La manifestazione è stata convocata per denunciare una volta di più le carenze nella pianta organica degli agenti in servizio presso le case circondariali di Potenza e Matera. Carenze che costringono gli agenti a turni massacranti. Particolarmente difficile la situazione della sezione femminile del carcere di Matera, che, nonostante le ripetute denunce, risulta ancora irrisolta.

Ritengo opportuno e doveroso aderire alla manifestazione convocata dai sindacati che rappresentano gli agenti di Polizia Penitenziaria per testimoniare il mio sostegno alle loro sacrosante rivendicazioni. La situazione dei penitenziari italiani è a dir poco esplosiva e ad oggi poco o nulla si è fatto per risolvere i problemi della “Comunità penitenziaria”.

Carenze d’organico, sovraffollamento, problemi sul fronte sanitario. Le carceri italiane sono indegne del paese che ha dato i natali a Cesare Beccaria e oggi più di ieri sono luoghi che tradiscono le finalità della detenzione, così come previste dal dettato costituzionale.

Il pianeta carcere in Italia è un malato grave, i cui sintomi vanno curati con urgenza. Questo male è testimoniato da alcune cifre che raccontano quanto sia difficile la vita di tutti coloro che operano e vivono nelle carceri italiane e quanto queste, molto spesso, non siano degne di un paese civile.

Ad agosto con Maurizio Turco, Maria Antonietta Farina Coscioni e Donato Sabia sottolineammo la difficile situazione della Casa circondariale di Potenza, dove riscontrammo una situazione di sovraffollamento oltre il limite massimo tollerabile dall’Istituto, carenza di personale infermieristico e di educatori, carenza di agenti di Polizia penitenziaria. Il medico presente al momento della visita ispettiva ebbe a sottolinearci un dato che fa riflettere: l’80 per cento dei detenuti fa uso di ansiolitici.

Una volta di più, ci schieriamo al fianco dei lavoratori che prestano la loro attività ad ogni livello negli istituti carcerari, chiedendo che vengano garantite condizioni di lavoro moralmente, socialmente ed economicamente adeguate ai profili professionali ricoperti.

E proprio sulla situazione delle carceri italiane, gioverà ricordare il testo della mozione a prima firma Rita Bernardini depositata alla Camera dei deputati.

Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani e componente della Direzione Nazionale di Radicali Italiani

 

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