Soddisfazione per “L’anno che verrà”, appuntamento televisivo per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, serata d’intrattenimento trasmessa in diretta Rai sul primo canale nazionale e in mondovisione, da Matera “Città della Cultura Europea per il 2019”.   

Lo spettacolo, rituale, del Capodanno, ha visto protagonista per la prima volta la “Città dei Sassi” già patrimonio mondiale UNESCO e la regione Basilicata. Lo show che attende la mezzanotte per brindare al nuovo anno è stato occasione, di mettere in risalto le bellezze, le ricchezze e le potenzialità di una terra e di un popolo ancora da scoprire pienamente. La nostra terra ha avuto finalmente modo di mostrarsi ad ampio raggio e andare oltre confini ristretti cui è stata costretta per troppo tempo. Ha potuto dimostrare che ha tanto da offrire in termini di patrimonio culturale costituito da storia molto antica, bellezze paesaggistiche, monumenti, chiese, personaggi illustri del passato che hanno dato contributo alla scienza e alla letteratura nazionale e mondiale, da Pitagora a Orazio, per citarne alcuni. La Basilicata è ancora tutta da scoprire, è stato offerto solo un assaggio con le videoclip informative e promozionali andate in onda durante la trasmissione.

Doveroso è menzionare, ad esempio, l’importanza dei Calanchi di Montalbano Jonico, candidati a un titolo prestigiosissimo a livello mondiale “Il Chiodo d’oro” che proprio in quest’anno 2016 avverrà la proclamazione del sito vincitore. Oppure la sensibilità di una Rotondella, chiamata “Balcone dello Jonio” per il suggestivo panorama che permette di osservare, nel cui punto di osservazione ogni anno viene allestito il Presepe all’aperto accanto all’Albero di Natale che simbolicamente domina la vallata a testimonianza dei valori cristiani che ci contraddistinguono.

La città di Matera è stata apprezzata dai tanti ospiti arrivati da fuori Regione e i lucani si sono distinti per accoglienza e capacità organizzative, al di là delle piccole polemiche suscitate per imperfezioni durante il concerto, come l’anticipo del brindisi di un minuto dalla mezzanotte, non imputabili sicuramente a responsabilità lucane. Lo spettacolo sobrio, composto e ben allestito, è motivo d’orgoglio per chi non è abituato né ai grandi numeri, né alle megastrutture. Il concerto di Capodanno, elegante nella scenografia, è stato impeccabile anche dal punto di vista della sicurezza che ha assicurato un ambiente sereno, favorendo il divertimento in una piazza Vittorio Veneto al top delle presenze dall’inizio alla fine della manifestazione.

Nella certezza e con l’augurio che per tutta la nostra Regione è solo l’inizio di un cammino verso il 2019, quando nello scenario europeo saprà mettere in luce il meglio di tutto ciò che possiede, rappresentativa di un territorio meritevole, al fine di rendere gli altri e noi stessi più consapevoli e di far cogliere l’essenza pura di quella Cultura che molti ci invidiano.

Al 2019 mancano pochi anni, il percorso è stato avviato e tante saranno le iniziative in campo, come ha suggerito anche l’incontro “Il Parco della Magna Grecia: porta di Matera 2019, verso il Mediterraneo”, svoltosi oggi a Policoro. Certo chi è deputato non può e non deve cullarsi sul successo del concerto di Matera ma deve, da subito, mettersi al lavoro affinché tutte le comunità lucane siano protagoniste in questo percorso. Matera2019 può diventare Basilicata2019 ma bisogna volerlo per davvero.

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