“Io denuncio il Sistema””Io denuncio il Sistema che regna come la mafia e si muove come la massoneria. Io denuncio il Sistema e quella politica che ad esso si rivolge e da esso si fa usare. Io denuncio il Sistema e i servis ciocchi inviati in Basilicata a normalizzare. Io denuncio il Sistema che conosce la verità su Elisa. Io denuncio la rassegnazione e l’indignazione se non diventa carne che lotta e restituisce speranza”.
Sono alcuni dei passaggi che si potranno leggere da domani sui muri diPotenza e provincia. “Io denuncio il Sistema” è il manifesto che ilCestrim Onlus (Centro studi e ricerche sulle realtà meridionali), hadeciso di diffondere come messaggio forte per la società civile e conla sicurezza che in esso si potranno riconoscere tante altreassociazioni che operano sul territorio.”E’ stato necessario farlo – ha detto il presidente del Cestrim, donMarcello Cozzi – per il forte senso di responsabilità che dobbiamosentire tutti in questo momento, nel Paese e in Basilicata. E’arrivato il momento di dirci chiaramente le cose che non vanno edenunciarle con chiarezza mettendoci la faccia”.Il Cestrim opera sul territorio lucano da 16 anni, al fianco deicittadini vittime di usura, delle donne sfruttate dalla prostituzione,dei giovani vittima delle droghe e delle altre forme di disagiosociale. E da osservatorio privilegiato qual è, impegnato nel socialee nei temi della legalità in Basilicata, ha avuto modo di”fotografare” la situazione che stiamo vivendo e di denunciarla”mettendoci la faccia”.
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