Il dr. NINO FERRI, nato a Potenza il 24 giugno 1923, ivi deceduto il 3 luglio 1996 ,è stato personaggio dal grande carisma, un uomo diventato mito grazie alla felice intuizione dimostrata nel settore sportivo, segnatamente il calcio, dove stupiva sempre con le sue osservazioni insolite, da vero appassionato del foot- ball, da acutissimo osservatore, tanto da meritare l’amicizia e la frequentazione di magnati – manager, come il padre – padrone della Fiat e della Juventus, Gianni Agnelli, e, soprattutto, Angelo Moratti, petroliere, presidente dell’Inter, di cui Nino era un accanito “tifoso”.
Un vero e proprio talent scout, dunque, la cui memoria è sempre viva fra gli sportivi e non solo. Il Comune di Potenza dunque ha inteso onorare un uomo, il dottor Nino Ferri, che entra di diritto nella storia e nel “reticolo viario” della città di Potenza.
Con Nino Ferri ed altri uomini che vanno rigorosamente ricordati ( il Sindaco dell’epoca Francesco Petrullo, Antonio Andretta, Giovanni Beneventi, Sandro Geraldi, Rocco Labella, Fanco Vinci, Peppino Lichinchi, Luigi Lozzini, Claudio Merenda, Egidio Sarli, Michele Tolla, Mario Pedio) inizia la vera rinascita del Potenza Sport Club, dopo precedenti momenti critici, quando si è temuto per le sorti del glorioso sodalizio fondato da Alfredo Viviani.
E’ il campionato 1959-1960 a dare inizio alla scalata del Potenza verso prestigiosi traguardi. Dopo gli epici duelli, rispettivamente con Casertana e Salernitana, i rossoblù balzano prima in Serie C, poi in serie B nella stagione 1962-63: cinque, consecutivi anni di imprese sportive memorabili, che segnano la storia del sodalizio, oltre 90 anni di vita.
Ma è la stagione 1964-1965 a consacrare Nino Ferri per l’abile gestione societaria e l’acume tecnico-tattico.
Il Quotidiano politico IL MATTINO dedica una pagina intera al Potenza con una grande foto a colori. “La squadra rivelazione del calcio italiano – Potenza miracolo – è il titolo di un servizio giornalistico che parla del Potenza squadra boom per una zona depressa.
“Miracolo”? – si chiede Giampaolo Brighenti in una nota apparsa sul quotidiano TUTTOSPORT alla vigilia del campionato 1966-1967: “Apparentemente si: ma viene alla luce la competenza tecnica dei suoi dirigenti, Ferri in testa. Questo signor Ferri, non avendo le possibilità economiche di comprare tutti i giocatori che gli interessano, se li fa dare dalle società in prestito con la formula della comproprietà . Il suo acume è tale che gli “acquisti” li indovina tutti, sicchè il Potenza resta sempre sulla cresta dell’onda…”
Questo il tratto essenziale di Nino Ferri come figura di sportivo, dove vanta la carica di consigliere nazionale della FIGC nella metà degli anni ’60 a fianco di Gianni Agnelli ed Angelo Moratti e altri.
Nella vita era medico dentista, una professione praticata insieme all’inseparabile fratello Luigi, marito di Giuliana, sorella di Leonora, moglie di Nino Ferri e tuttora dai figli Nicola e Laura Ferri.
Impegnato in politica da sempre nelle file della Democrazia Cristiana, consigliere al Comune di Potenza, per un breve tempo Presidente della Provincia, consigliere regionale dal 1985 al 1990 con l’incarico di Presidente della Quarta Commissione Consiliare, Presidente dell’ASL 2 di Potenza.
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