Le Giornate Europee del Patrimonio rappresentano, annualmente, una occasione rilevante non solo per attivare momenti di comunicazione istituzionale sulle attività svolte dagli istituti di Basilicata, ma anche per ripensare le strategie culturali adottate nel corso dell’anno. Il tema delle giornate è, come sempre, intrigante: l’Italia, il suo patrimonio, il rapporto con l’Europa, la vastità di sfaccettature del lavoro di tutela che non investe solo edifici, aree archeologiche, paesaggi, oggetti di pregio, libri e documenti ma anche i valori culturali da cui tutto ciò deriva.

Uno degli aspetti più rilevanti è la partecipazione di enti regionali e locali, associazioni culturali, a volte singoli cittadini all’organizzazione dei vari eventi segno della volontà di essere protagonisti di azioni volte a riappropriarsi di ruoli attivi nei processi di valorizzazione delle realtà locali. La logica conseguenza è la vastità degli interessi che vengono rappresentati, nel breve spazio di due giorni, in una trentina di iniziative che abbracciano la musica e la filosofia, l’architettura ed i restauri, mostre tematiche e visite guidate, ricostruzioni di vita rinascimentale e antiche arti mediche conventuali.

Il rapporto con la realtà europea viene considerato da varie prospettive partendo dalla diffusione dei modelli architettonici greci messi a confronto con le decorazioni enotrie arcaiche, per arrivare alla disamina dei fenomeni dell’emigrazione del XIX e XX secolo, e mettendo altresì in luce le figure degli artisti più significativi che hanno espresso, fuori dal luogo di nascita, la loro potenzialità.

Tra questi simbolici punti di partenza e arrivo si snoda un percorso che tocca la diffusione in Europa della cultura rinascimentale del meridione attraverso la genialità musicale di Carlo Gesualdo da Venosa, i centri storici cosiddetti minori con la loro storia, non di rado, legata ad avvenimenti e figure a dimensione europea, le città di fondazione, figlie dell’urbanistica utopica settecentesca, la filosofia e le ricerche etnografiche del primo novecento.

Questo filo conduttore lega, in un unico progetto, le interessanti iniziative degli istituti di Basilicata presentate non come singoli eventi ma come unitaria occasione di ripensare alla “centralità” di una regione, spesso considerata marginale rispetto ai processi culturali europei.

Nelle Giornate Europee del Patrimonio si entra gratuitamente in tutti i musei, aree archeologiche, monumenti, archivi e biblioteche, nonchè in tutti i luoghi che aderiscono all’iniziativa.

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