La convocazione di un tavolo di confronto con le parti sociali per predisporre adeguati interventi normativi e di politica industriale volti ad affrontare in modo complessivo la crisi del settore automobilistico, è stata chiesta con un’interrogazione al Presidente del Consiglio dal Gruppo Italia dei Valori al Senato.
Nell’interrogazione, di cui primo firmatario è il presidente del Gruppo Felice Belisario, si fa notare come tutti i governi europei, insieme con quello Usa, stanno affrontando la grave crisi che ha colpito il settore a livello mondiale con politiche volte anzitutto alla salvaguardia delle produzioni e dell’occupazione sul proprio territorio nazionale, coinvolgendo e responsabilizzando in tal senso le varie aziende.
Il governo italiano, invece, fino ad oggi non ha ritenuto di convocare un tavolo di confronto generale tra le parti sociali sui problemi della produzione automobilistica in Italia. "La presidenza del Consiglio – si legge nell’interrogazione – si è limitata a delegare volta per volta ai singoli ministeri la gestione delle singole vertenze pur davanti a una crisi che, considerato l’alto numero di addetti anche nell’indotto, comporta conseguenze sociali gravissime".
Dal canto suo la Fiat, massimo produttore nazionale, secondo gli interroganti a tutt’oggi non ha presentato alcun piano industriale da sottoporre al Governo e ai lavoratori; al contrario sta attuando una politica di dismissioni e ridimensionamento della produzione specie nel Mezzogiorno, mentre procede all’espansione della sua attività all’estero continuando peraltro a usufruire di benefici e incentivi da parte dello Stato.
Nell’interrogazione i senatori IdV chiedono di sapere "quali provvedimenti il Governo intenda adottare per vincolare l’eventuale proroga, per l’anno 2010, degli incentivi statali per la rottamazione, al mantenimento in Italia delle proprie produzioni da parte della Fiat, salvaguardando in particolare lo stabilimento di Melfi (PZ) e il suo indotto, compreso lo stabilimento LASME e gli altri stabilimenti meridionali".
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