Il solco tracciato lo scorso anno per la valorizzazione di una delle piante leguminose più diffuse nel Mediterraneo e quindi anche nel Mezzogiorno d’Italia prosegue con la Seconda Festa del Cece Lucano in programma a Pomarico mercoledì 3 agosto con inizio alle 18,00 con un incontro tecnico nella sala consiliare del Comune. Alle 21,00 in piazza 1° Maggio degustazione del cece lucano con la partecipazione di Carlo Montano,
presidente dell’Associazione Cuochi Materani. L’iniziativa è organizzata dal Consorzio produttori agroalimentari lucani (Copal) e trova il sostegno, sul piano tecnico-normativo dell’Alsia, l’Agenzia lucana di sviluppo e innovazione in agricoltura e la preziosa collaborazione della Regione Basilicata e il supporto dell’Istituto di Genetica Vegetale del Cnr, del Gruppo di azione locale “Bradanica”, dell’Associazione Cuochi Materani, della Provincia di Matera e del Comune di Pomarico che ospita l’evento. Il percorso avviato nel 2010 per valorizzare le produzioni del cece lucano al di fuori dei confini regionali rappresenta un ulteriore tassello per tutelare la biodiversità del territorio lucano. Sinergie e progetti tra pubblico e privato hanno costituito e costituiranno la base per la promozione del cece lucano. E’ proprio in provincia di Matera che il cece lucano, già citato da Orazio, vanta le maggiori produzioni su base regionale. La scommessa per la valorizzazione del cece lucano nasce da una intuizione di Giovanni Grieco, presidente del Copal. “A marzo dello scorso anno afferma Grieco – fui incuriosito nel vedere un vecchietto all’opera in un campo mentre piantava dei ceci. L’anziano mi ha riferì che la piantagione gli era stata tramandata dal suo bisnonno. Così compresi che questa qualità autoctona è degna di essere valorizzata anche su base nazionale”.
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