Voilà, una parola breve dal suono enfatico, è sempre la conseguenza di una piccola grande impresa, è un invito alla meraviglia, solo che per pronunciarla la si deve far precedere da qualcosa che stupisca, come una magia. E sicuramente possiamo affermare che ieri 18 agosto, al Castello Torre Mare di Metaponto, diverse centinaia di persone hanno assistito ad un incantesimo. L’affabulatore del numeroso pubblico presente alla terza serata del Metaponto Beach Festival è stato Rocco Papaleo, che ha tratto dal cappello l’evoluzione del suo spettacolo già premiato nel 2005 al Festival Gaber.
Monologhi e canzoni si sono alternati per raccontare diverse storie, molto spesso dal sapore autobiografico: l’inizio della sua carriera di maldestro seduttore, i momenti di solitudine alla stazione dei treni che non passano più e l’incontro con una grassa signora rossa con la quale non è riuscito a “pesare le parole”. Tanti i momenti di interazione con i musicisti sul palco e con il pubblico che ha letteralmente invaso il cortile interno dell’antica Masseria: uno scambio di ruoli con il pianista, la discesa nel pubblico con la sua diamonica per cercare la nota giusta da inserire in un’”armonia in do”, la richiesta di un bis agli spettatori e l’arrivo a sorpresa di Roy Paci che conclude la performance soffiando il nome dell’attore lucano nella sua lucida tromba.
Le canzoni di Rocco Papaleo entrano dentro senza controllo e nemmeno vogliono controllarti – come lui stesso annuncia dal palco – sono morbidi cuscini cuciti per migliorare chi le ascolta. Dopo aver chiesto di tenere il tempo canticchiando un’onomatopea, ha controllato di persona che tutti i presenti partecipassero al suo spettacolo.Gran finale con Roy Paci, Manuel e Big Simon della Krikka Reggae sulle note di Basilicata on my mind. Il racconto delle passeggiate solitarie accompagnate dal profumo del “pane e frittata” preparato dalla mamma è stata l’ultima immagine regalata da Papaleo al Metaponto Beach Festival.
Anche oggi decine di bambini si sono divertiti nel pomeriggio durante le attività proposte dall’associazione Laboratori Culturali di Bernalda: ispirato alla storia di “Ponyo sulla scogliera” – film animato di Hayao Miyazaki – Laboart ha rappresentato un’occasione per sensibilizzare i piccoli artisti su tematiche ambientali.Organizzato dalle associazioni Krikka di Bernalda e Multietnica di Potenza, il festival ha come obiettivo quello di richiamare un pubblico eterogeneo per coinvolgerlo in una esperienza artistica e culturale completa.
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