Il film di Salvatore Verde “Modo armonico semplice – L’asilo di un maestro”, proiettato questa sera in anteprima a Tursi, offre tra l’altro “l’immagine dell’insegnante che afferma, ogni giorno, il diritto al sapere e al gioco dei bambini, il loro diritto ad avere una serena infanzia e ad essere, loro stessi, titolari di diritti”. E’ quanto ha detto la presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Maria Antezza, nel corso del dibattito che è seguito alla proiezione del lungometraggio. “La società ha bisogno di riflettere sul messaggio di quest’opera e che io sento forte e chiaro”, ha aggiunto Antezza ricordando le iniziative di legge, di cui è cofirmataria “sul tema del sostegno alla famiglia e all’infanzia, per una nuova qualità della vita nelle città, per la diffusione di una nuova cultura che colleghi i diritti della donna al riconoscimento di quelli dei bambini e al benessere della famiglia”. “Il lungometraggio di questa sera – ha aggiunto ancora la presidente del Consiglio regionale – realizzato con i bambini, ma indirizzato agli adulti ed a tutti coloro che hanno dimestichezza con le problematiche educative e formative, è importante per una serie di riflessioni e di considerazioni che attengono al pianeta infanzia, alla sua quotidianità didattica, alla rete di rapporti tra famiglie, generi e generazioni”. “E’ tempo di realizzare quei progetti su cui da anni discutiamo e che riguardano lo sviluppo dell’industria cinematografica in Basilicata” ha detto ancora Antezza, aggiungendo che “il film di Salvatore Verde può contribuire a far conoscere Tursi come un paese di straordinaria bellezza, denso di suggestioni e ricco di scorci stupendi e perciò contribuire alla promozione e allo sviluppo del suo territorio. Il modo in cui è raccontata la sua comunità esalta la magia del luogo, mentre l’incanto di madre natura rappresenta Tursi come il sito ideale per un sereno e piacevole soggiorno. Naturalmente non sfugge neanche l’amore dell’autore per la sua terra; sentimento questo che permea l’intera opera ed esalta i paesaggi, la storia e la cultura dei siti ed aggiunge grazia alle sue forme suscitando nei suoi potenziali visitatori, che abitano le diverse contrade del mondo, richiami antichi e struggenti memorie”.
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