La XXXIV Sagra del Fagiolo di Sarconi Igp ha avuto quest’anno un’anteprima tutta dedicata ad un dibattito, profondo e costruttivo, sulle problematiche legate alla produzione e alle nuove forme di commercializzazione,  

promosso dal Parco dell’Appennino Lucano e tenutosi il 17 agosto, nella cornice di Piazza San Giacomo a Sarconi, alla vigilia della due giorni della sagra.

A confrontarsi sul tema sono stati esperti, istituzioni e produttori, secondo lo schema proposto dal Parco per le manifestazioni di Expo&Territori, un progetto voluto dal Ministero dell’Ambiente al quale sono stati chiamati a partecipare alcuni Parchi nazionali tra cui quello dell’Appennino Lucano.

Dopo i saluti del sindaco di Sarconi, Cesare Marte, ha aperto i lavori, entrando subito nel merito del tema, il presidente del Parco Appennino Lucano Domenico Totaro, che dopo aver delineato le iniziative di Expo2015, ha posto sul tavolo le sfide legate alle produzioni tipiche. “Occorre rompere il muro dell’esiguità della produzione in rapporto alle richieste del mercato” ha detto Totaro, pur sottolineando i passi avanti che sono stati fatti in questo ambito. “È necessario considerare, però, che questo territorio si vende con la comunicazione ambientale e che va potenziata la fase della commercializzazione, magari con un apposito consorzio. Ad oggi –ha spiegato- il nostro Ente è al completo con i suoi organi, per cui tutto è pronto per la realizzazione del marchio ombrello che abbia il sigillo del Parco, mentre davanti a noi ci sono opportunità, come quella del nuovo PSR, che ci mettono nelle condizioni di capire dove abbiamo sbagliato e di percorrere la strada giusta. L’importante è che questa strada si faccia tutti insieme”.

Delle proprietà organolettiche del fagiolo di Sarconi ha parlato Cecilia Francesca Carbone, ricercatrice presso Università di Basilicata, spiegando le qualità anticolesterolo delle soie saponine in esso contenute.

Gerardo Centoducati, dell’Università di Bari e Presidente Associazione per la Tutela e la Valorizzazione della Lenticchia di Altamura, ha parlato delle difficoltà dei prodotti tipici nel mercato internazionale, a causa dell’elevata concorrenza che incide notevolmente sui prezzi.

Dopo aver analizzato gli aspetti legate alla qualità del prodotto, il workshop ha affrontato le tematiche più strettamente commerciali e di marketing. Gioacchino Poletto, Consulente della RScom Agency, ha spiegato l’importanza dell’e-commerce in un mercato sempre più globalizzato e sempre più competitivo, in cui la ricerca del Made in Italy è ancora un valore aggiunto per i prodotti.

Tema approfondito anche da Roberta Spinelli esperta di comunicazione integrata e digitale, che ha esortato a proporsi sul web con un unico marchio, forte e riconoscibile, che comprenda tutti i prodotti del Parco.

L’esperienza dei produttori è stata portata da Nicla De Maria Presidente del Consorzio del Fagiolo IGP di Sarconi, e da Belisario, che ha lamentato la scarsa conoscenza nel mercato italiano del fagiolo di Sarconi, sottolineando come il prezzo del fagiolo di Sarconi sia più competitivo rispetto ad altro prodotti simili.

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