Nel corso dell’incontro si discuterà di come affrontare il disagio delle famiglie con capi famiglia disoccupati e del contributo che può essere offerto dalla recente legge regionale.    

Sprechi alimentari come impatto sociale ed ambientale e nuova cultura del consumo. Sono questi i temi di un convegno pubblico  organizzato dall’Associazione Nazionale dei Consumatori “Rete Sociale Attiva” e da “Fare Ambiente Basilicata”.

Nel corso dell’iniziativa è previsto un confronto sulle possibili azioni volte a ridurre lo spreco alimentare e non alimentare.
Numerosi saranno gli spunti di riflessione che saranno lanciati durante l’evento, al fine accrescere la formazione e la cultura del consumo, finalizzati anche meglio fotografare la condizione di disagio generale comune a molte famiglie, ed in particolare delle famiglie con più figli minori, con capi famiglia disoccupati, e comunque a basso reddito.
Al convegno interverranno: il consigliere regionale Mario Polese, primo firmatario della legge regionale per il contrasto al disagio sociale mediante l’utilizzo di eccedenze alimentari e non, Luisa Rubino – Responsabile provinciale Associazione Nazionale dei Consumatori Rete Sociale Attiva, Giuditta Lamorte – Presidente Corecom Basilicata, Massimo Macchia – Consigliere provinciale con delega all’ambiente, Rocco Pozzulo – Presidente Federazione Italiana Cuochi. I lavori saranno moderati da Patrizia Baccari, coordinatrice di Fare Ambiente Basilicata.
“Il workshop – dichiara Luisa Rubino, Responsabile provinciale Associazione Nazionale dei Consumatori Rete Sociale Attiva – vuole essere il punto di partenza per ottenere un patto di comunità che la nostra Associazione intende rilanciare per attenuare gli sprechi alimentari e di altro genere che incidono pesantemente sull’economia familiare. Una più fitta rete di collaborazioni tra associazioni, istituzioni, cittadini può sicuramente dar vita ad un circolo virtuoso in grado di recuperare da un lato le sane abitudini di sobrietà e, dall’altro, il valore della solidarietà e della donazione.
Sarà sostanziale il contributo che potranno offrire le organizzazione del mondo del volontariato e della cooperazione sociale e tutte quelle realtà che, a vario titolo, vorranno affrontare la tematica con proposte ed idee fattive e risolutive. Solo facendo sistema – ha proseguito Rubino – si può operare adeguatamente per la salvaguardia degli interessi dei consumatori e per la elaborazione di sinergie in un settore particolarmente delicato e sensibile, anche dal punto di vista economico ed ambientale.
La lotta allo spreco è fortemente multidisciplinare per le forti implicazioni ambientali, economiche ed etiche. In tale ottica, la recente legge regionale per il contrasto al disagio sociale mediante l’utilizzo di eccedenze alimentari e non, rappresenta un presupposto importante a cui dare sostegno per riconsiderare il modello di consumo e di coesione sociale e per fare in modo che gli sprechi possano divenire vere e proprie risorse”.

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