Summa: “Riportiamo il dibattito in piazza in questo particolare momento storico per disegnare un nuovo modello di sviluppo per la Basilicata e il Mezzogiorno”
Si terrà il 4 e il 5 settembre, rispettivamente a Matera in piazza San Francesco e a Potenza in piazza Don Bosco, l’ottava edizione delle Giornate del lavoro della Cgil Basilicata “Liberiamo il futuro”, dal titolo “Un mondo nuovo”. Un momento di partecipazione democratica per delineare il nuovo modello di sviluppo per la Basilicata e il Mezzogiorno in una particolare fase storica in cui la pandemia ha stravolto il nostro modo di vivere. Una riflessione sui temi del lavoro, dei diritti, della salute e dell’istruzione.
“Un confronto sui grandi assi per lo sviluppo e il futuro del Mezzogiorno e del Paese – spiega il segretario generale Cgil Basilicata, Angelo Summa – in un momento così particolare per la Basilicata che, nonostante non sia stata attraversata dalla crisi pandemica al pari di altre regioni, risente della stessa crisi economica e sociale. Questo a segnalarci quanto sia fragile il tessuto economico sociale lucano e quanto, in questi 19 mesi di governo regionale del centrodestra, vi sia un vuoto politico nella lettura di quelli che sono i fenomeni economici e sociali”.
Secondo le previsioni dell’ultimo rapporto sulla Basilicata post covid dell’Ires Cgil, per la fine del 2020 è previsto un calo del fatturato del 21,6%, una perdita dell’11,2% del Pil e del 2,5% dell’occupazione regionale, per circa 4.700 occupati in meno. Le conseguenze sul tasso di povertà di tali previsioni rischiano di essere drammatiche. Se con la crisi del 2008 il rischio di povertà ha finito per coinvolgere il 48-49% dei residenti, con questa nuova più grave recessione rischia presumibilmente di coinvolgere ben più della metà della popolazione.
“È evidente – commenta Summa – che il modello di sviluppo economico e sociale del nostro Paese, in particolare della Basilicata, va cambiato perché inadeguato. Dovremmo agire su nuove leve su cui posizionare la visione, dobbiamo ripensare completamente la politica allocativa delle risorse pubbliche che avremo a disposizione. Ecco perché serve una proposta politica anche del sindacato da porre sul tavolo del confronto ed è questo uno degli scopi delle Giornate del lavoro”.
Si parlerà dei problemi legati alla scuola, di istruzione e di cultura a Matera il 4 settembre con la partecipazione di Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud, Gianna Fracassi, vicesegretaria generale Cgil, Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali, Francesco Sinopoli, segretario generale Flc Cgil, Patrizio Bianchi, professore di Economia e management.
“Il tema è di grandissima attualità vista la imminente riapertura delle scuole proprio in concomitanza con il riesplodere dei contagi covid e comunque in una difficile e ancora non chiara gestione della coesistenza con la pandemia in atto – dichiara ancora Summa – Quello che è accaduto ha messo in evidenza un modello di sviluppo sbagliato e la scuola è l’emblema di tutte le inadeguatezze e precarietà esistenti nel nostro Paese, dalla piaga dell’abbandono scolastico ai disinvestimenti fatti negli ultimi anni in tema di istruzione, non da ultimo le carenze legate ai trasporti, assolutamente insufficienti al numero di bambini e ragazzi che si servono quotidianamente dei mezzi pubblici per andare a scuola”.
A Potenza, il 5 settembre, sarà affrontato il tema del diritto alla salute alla presenza del ministro Roberto Speranza, di Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’istituto Spallanzani, del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e del segretario nazionale Cgil Maurizio Landini.
“La crisi pandemica – spiega il segretario della Cgil Basilicata – ha messo in ginocchio il nostro sistema sanitario, già di per sé fragile, soprattutto nel Mezzogiorno, sottoposto a circa vent’anni di tagli indiscriminati. Laddove c’era un sistema pubblico forte e radicato l’organizzazione ha retto e i risultati sono stati soddisfacenti; viceversa, laddove il sistema era in mano soprattutto a privati è stato uno sfacelo, con gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini, come tutti noi abbiamo avuto modo di vedere. Proprio l’emergenza sanitaria che ci ha colpito ci insegna che è prioritario ora avviare un piano di grandi investimenti nel settore, perché il diritto alla salute di tutti i cittadini è la premessa fondamentale per un nuovo modello di sviluppo socio-economico, che promuova anche un rapporto più stretto con il territorio. Io credo che la sanità debba essere il volano di una Basilicata che negli anni passati è stata anche una Basilicata avanzata sotto questo aspetto.
A oggi non c’è ancora un atto di programmazione sanitaria, uno che sia uno. Non si è avuta la responsabilità di misurarsi con il quadro riformatore di un territorio come il nostro. E questo, io credo, sia un vulnus molto preoccupante.
È sulla base di queste considerazioni – conclude Summa – che abbiamo ritenuto opportuno quest’anno, nel rispetto delle misure anti covid e quindi contingentando gli ingressi che saranno possibili solo tramite prenotazione sulla piattaforma dedicata in modo da rispettare la capienza consentita secondo le regole del distanziamento sociale, non interrompere il dibattito che da otto anni portiamo nelle piazze della Basilicata”.
Anche gli eventi musicali di venerdì 4 e sabato 5 settembre seguiranno le stesse modalità. L’ingresso, nominale, sarà possibile solo in possesso di mascherina e prenotazione effettuata sull’apposita piattaforma. Appuntamento a Matera il 4 settembre in piazza San Francesco alle 21.30 con Landmusic for drums, piano, Pads & other Instruments (Francesco Rondinone Drums & Pads / Michele Ciccimarra drums / Biagio Orlandi sax / Andrea Salvato, EWI e flauto / Loredana Paolicelli, piano & Musics / Luca Acito video live) e a Potenza in piazza Don Bosco il 5 settembre alle 21.30 con Sergio Cammariere.
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