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Nel riconoscere che l’Aglianico è un grande vino, Clerico e Scavino hanno sottolineato che va data una mano alle giovani leve della viticoltura. Inoltre, nell’evidenziare che ci sono grandi vini in tutto il mondo, hanno sottolineato che occorre essere più rispettosi della propria terra che deve essere portata in giro in tutto il mondo, valorizzandone le peculiarità che la rendono speciale nella produzione del proprio vino

Sarà lo spettacolo “Fermata Provvisoria” di e con David Riondino a chiudere questa sera a Venosa, presso il Castello Pirro del Balzo, l’ottava edizione dell’Aglianica Wine Festival. Prima dello spettacolo gli organizzatori, lo ricordiamo Forum Eventi con la collaborazione di GAL Sviluppo Vulture Alto Bradano, consegneranno il “Premio Aglianica”. La consegna del riconoscimento, previsto per ieri sera, sarà realizzata questa sera. Tre i premi definiti “speciali”di questa prima edizione. La Giuria composta dall’On. Mario Lettieri, sottosegretario all’economia, Mario Trufelli, giornalista; Antonio Mario Tamburro, Rettore dell’Università della Basilicata; Franco Perillo, Presidente del GAL Sviluppo Vulture e Donato Rondinella, Presidente della Forum Eventi, ha deciso di destinare il premio alla memoria di Gerardo Cosenza, pittore potentino, fondatore della prima Condotta Slow Food lucana e dell’AIS Basilicata; sempre alla memoria anche il secondo riconoscimento che è andato a Raffaele Cappa di Barile, fondatore di Italcomes società di servizi specializzata in allestimento di eventi fieristici. Il terzo Premio è andato invece al mondo imprenditoriale vitivinicolo, ed il riconoscimento, (un diploma e un piatto in ceramica) verrà consegnato ad un esponente della Giunta Regionale della Basilicata. Di notevole interesse gli eventi e gli incontri organizzati all’interno della manifestazione. Ieri, la sala convegni si è riempita per conoscere i due “Grandi uomini del Vino” altra novità della manifestazione. Prescelti quest’anno due grandi produttori del Barolo, Paolo Scavino e Domenico Clerico. Stuzzicati dalle domande di giornalisti del settore (Richard Boudains di Decanter, Giampaolo Gravina de l’Espresso,Stefania Vinciguerra di Euposia e Maurizio Paolillo di Porthos) i due produttori si sono fatti conoscere sia sotto il profilo umano che imprenditoriale. A loro parere, per fare grande un vino ci vuole amore e passione per i vigneti e per la cantina. Nel riconoscere che l’Aglianico è un grande vino, Clerico e Scavino hanno sottolineato che va data una mano alle giovani leve della viticoltura. Inoltre, nell’evidenziare che ci sono grandi vini in tutto il mondo, hanno sottolineato che occorre essere più rispettosi della propria terra che deve essere portata in giro in tutto il mondo, valorizzandone le peculiarità che la rendono speciale nella produzione del proprio vino. Ha suscitato invece estremo interesse tra le organizzazioni di categoria (agricole, artigianali, dei servizi e del commercio e nelle organizzazioni sindacali) l’incontro organizzato questa mattina dal PIT Vulture Alto Bradano. Con l’incontro, aggiornato al prossimo 29 settembre presso il Centro Sociale di Rionero in Vulture, il Project Manager, Oreste Dinella e il responsabile della comunicazione, Paolo Zalampani hanno voluto far conoscere ai soggetti locali, le politiche di sviluppo e valorizzazione del territorio messe in campo dai PIT. Un primo passo è stato il protocollo siglato qualche tempo fa con il GAL Sviluppo Vulture Alto Bradano, presente all’incontro con il proprio Presidente Francesco Perillo. Il Presidente Perillo ha puntualizzato la necessità di concertazione tra le parti per poter meglio valorizzare l’area di intervento e di un maggiore coinvolgimento del territorio. Tra le azioni individuate dunque vi è la diffusione delle attività del PIT, creare nuove sinergie tra istituzioni, e, tra queste ed il territorio, progettare nel settore turistico dove sono stati individuati anche i filoni (ambientale, religioso, culturale ed enogastronomico); attivare un processo di comunicazione nazionale anche con l’ideazione di un “marchio d’area” unico per tutti i prodotti. Si preannuncia infine di notevole interesse anche il seminario di questa sera (ore 18.00), Rosso a corte:il vino tra arte, storia e filosofia da Federico II a Gesualdo da Venosa. Naturalmente Aglianica è degustazioni ed assaggi dei vini locali e di quelli di altre regioni, in particolare Lazio e Sicilia, ma anche di formaggi, salumi e dolci.

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