E’ del 94,1% l’incremento, a febbraio rispetto a gennaio, di ore di cassa integrazione autorizzate in Basilicata. Il totale, al 28 febbraio scorso, ammonta a 330.256 ore e segna l’impennata di aumento della cig in deroga (sia pure numericamente le ore sono ridotte a poco meno di 11mila).
Sempre a febbraio in Basilicata i lavoratori ammessi all’erogazione della cig sono 1.943 (erano 1.001 a gennaio), con un aumento di 942 unità, di cui 1.547 unità per la ordinaria. Sono i dati del Rapporto Uil sulla cassa integrazione, che segnalano anche il possibile “scivolamento” di molte aziende dalla cassa ordinaria e straordinaria a quella in deroga con il rischio che quelle crisi non siano terminate.
“Quando si parla di lavoro o, meglio, di lavoro che è a rischio (o non c’è) – evidenzia la Uil in una nota – è opportuno ricordare che si parla di persone, donne e uomini, che fondano su un’occupazione la vita loro e delle famiglie. Se centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici operano in aziende in difficoltà, dobbiamo valorizzare lo strumento di protezione sociale, quale è la ‘famigerata’ (secondo qualcuno) cassa integrazione, che permette, comunque, di non far scivolare queste persone verso la disoccupazione.Dunque, quando si accenna a riforme degli ammortizzatori sociali – aggiunge la nota – sarebbe saggio tener conto dell’impatto che, se non ponderate, esse potrebbero avere sulla tenuta sociale del Paese”.
“Quanto al decreto legge sul lavoro presentato dal Governo – commenta Carmine Vaccaro, segretario regionale della Uil – esso rischia, se non si affronta con coraggio il tema della crescita, di ottenere un effetto opposto al buon proposito che si vuole raggiungere: creare buona occupazione. Intervenire sul contratto a termine, infatti, facilitandone l’uso da parte delle imprese con la bassa domanda potrebbe creare concorrenza solo al contratto più stabile, quello a tempo indeterminato. Già, con le attuali regole, il lavoro temporaneo è abbondantemente utilizzato e l’aver scelto la strada di un intervento “dall’alto” senza valorizzare lo strumento più moderno di regolazione dei rapporti di lavoro, la contrattazione, non coglie come il nostro sistema produttivo sia profondamente variegato. Non convince la sostanziale eliminazione di una buona e verificabile offerta formativa per i contratti di apprendistato, che i contratti possono meglio regolare, anche perché intravediamo il rischio di sanzioni in quanto la sostanziosa decontribuzione è “consentita” in presenza di una semplificata, ma efficace formazione. La Uil chiederà prima al Governo, poi al Parlamento, di migliorare il decreto e porre, fin da subito, in campo norme tese a regolare e contrastare altre tipologie contrattuali come i tirocini, le collaborazioni, le finte partite Iva, i buoni lavoro altrimenti l’obiettivo, condiviso, di maggiore e migliore occupazione non si raggiungerà. Resta ferma l’assoluta necessità, per il 2014, di garantire l’adeguato finanziamento della cassa in deroga e di ripensare all’errore commesso in legge di stabilità che ha ridotto la copertura salariale per i lavoratori in contratto di solidarietà. Strumento, questo, utilissimo a gestire delicati processi di ristrutturazione. In proposito salutiamo positivamente – conclude Vaccaro – la scelta anticipata oggi dal Presidente Pittella di prevedere 6milioni di euro per gli ammortizzatori sociali in deroga per il 2014″.
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