“Matera è una città straordinaria fatta da un tessuto umano pieno di energia. Questa è la sua straordinaria risorsa con cui vogliamo vincere la sfida di Matera 2019”.
Lo ha detto il direttore artistico di Matera 2019, Joseph Grima, che stamani ha tenuto la sua prima conferenza stampa per uno scambio di informazioni con i giornalisti sul cammino che si intende intraprendere.
“Sono già stato qui la settimana scorsa e insieme al team di Matera 2019 mi sono subito messo al lavoro per conoscere da vicino la città ed i cittadini. La prima cosa che vogliamo fare – ha detto Grima – è ascoltare le persone, sentire cosa dice il territorio e coloro che già fanno cose interessanti. Sono loro che faranno vincere questa sfida ancor più delle idee. Dopo l’ascolto avremo una fase di restituzione e successivamente stenderemo il tutto nel nuovo dossier. Nelle prossime ore costruiremo dei meccanismi, non solo digitali, per far esprimere le persone sul tema della candidatura. Abbiamo già un primo cronoprogramma: il 19 marzo si terrà un incontro pubblico con la città, il 19 aprile finirà la fase di ascolto, fra il 19 aprile e il 19 maggio si terrà la restituzione, fra il 19 maggio e il 19 giugno scriveremo il dossier. In parallelo faremo un lavoro di coinvolgimento di tutta la città in vista della visita della commissione prevista a fine settembre. Per quella data dobbiamo far trovare una città preparata sulle sue potenzialità. In questo cammino coinvolgeremo le scuole e tutti i quartieri”.
Grima ha poi detto di aver saputo del bando di Matera 2019 attraverso Facebook. “E’ una evidente testimonianza che è stato fatto un buon lavoro sulla comunicazione online”.
A presentare Grima è stato il direttore di Matera 2019, Paolo Verri che si è soffermato, in particolare, sui criteri della selezione: “Cercavamo una persona che avesse le competenze per far crescere la città in modo orizzontale, in modo aperto. Una persona capace di mettere in rete competenze, aperta al dialogo e contemporaneamente attenta al paesaggio del territorio. Non cercavamo una persona che portasse un programma artistico. Non è questo che ci interessa in questa fase. Grima è un grande acceleratore ed è in grado di saper usare bene le reti. Attraverso il suo curriculum ci è sembrata la persona più autorevole e capace. La sua presenza ci rafforza sulla dimensione internazionale. Da lui possiamo tutti imparare molto”.
Verrì ha poi reso noto che, grazie a un’intesa raggiunta con Fiat, Grima andrà anche in giro per la Basilicata per ascoltare le eccellenze creative lucane.
“Ho trovato – ha aggiunto Grima – una grande voglia di partecipazione. Ora dobbiamo lavorare su una dimensione non solo europea, ma globale. Essere Capitale è una responsabilità enorme, significa diventare un punto di riferimento per milioni e milioni di persone. Diventare capitale significa creare un processo di trasformazione, significa proporre un nuovo modello di città. Ma ci dobbiamo credere tutti. Dobbiamo creare una narrativa coerente al dossier con un quadro unico in cui è evidente la inclusione di tutti. Si tratta di mettere insieme tanti pezzi di “lego” ciascuno con forme diverse. Ogni pezzo rappresenta singoli cittadini, eventi culturali che già si svolgono, personalità che arrivano da fuori. Questi pezzi vanno messi insieme per costruire un unico prodotto importante e coerente con la storia di questo territorio e con gli obiettivi che vuole raggiungere. Vogliamo trasmettere l’idea di un sud che è dinamico, in cui nasce una svolta per l’Italia”.
Verri ha inoltre annunciato che il 19 marzo uscirà in bando per le scuole “Porta La tua scuola nel 2019”. “Sarà un lavoro connesso ai quartieri che devono essere un punto di riferimento per gli studenti. Dobbiamo far emergere le qualità dei singoli quartieri, ad esempio partendo dalle storie delle singole famiglie”.
L’incontro con i giornalisti è stato concluso dal sindaco e presidente del Comitato Matera 2019, Salvatore Adduce. “In Joseph Grima abbiamo trovato due cose che difficilmente si trovano insieme: un’età molto giovane che gli consente di avere uno sguardo fresco e contemporaneo sul cammino che stiamo facendo e un curriculum robusto, di carattere internazionale. Siamo consapevoli che si tratta di una sfida difficile, molto difficile. Ma sappiamo anche che la partita è aperta. Tocca a ciascuno di noi sostenere questo cammino. Per vincere, la sfida deve essere sentita da ogni singolo cittadino a partire dalle giovani generazioni. A partire dagli studenti. Gli studenti spesso sono stati la testa d’ariete per le grandi trasformazioni della storia. La loro propensione rivoluzionaria ci deve aiutare per cambiare la città, per trasformarla, per costruire un nuovo modello di progettazione culturale. E poi bisogna lavorare con il grande fermento culturale già esistente perché c’è una parte della città che ha anticipato il lavoro di Matera 2019. Dobbiamo insomma lavorare tutti insieme nella stessa direzione per raggiungere questo obiettivo, ma anche e soprattutto per trasformare la nostra città, il nostro Sud a prescindere da chi sarà capitale europea della cultura per il 2019”.
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.