Fervono i preparativi  in   quel di Brindisi Montagna  trasformata in un suggestivo teatro dove grandi e piccini possono tuffarsi nel passato  incontrando quadri di vita medievali animati da streghe,  alchimisti, menestrelli, giullari ,falconieri, inquisitori , mercanti, templari,  musici,’ di  “scena”  

nel prossimo fine settimana   ne  ” la   XV  edizione delle Giornate  Medievali”  di Brindisi Montagna  organizzate  dalla Pro loco . Ridisegnata l’architettura del borgo da inediti punti di vista,  da  nuove prospettive,  da  inusuali scorci,    da differenti angolature , il  paese  si appresta a rivivere   i  fasti della  sua storia fedelmente ricostruita dal  certosino  lavoro dell’associazione Historia di Bari da acclarate fonti storiche, sulle gesta del feudatario Guidone De Foresta (A.D. 1268)

 

 Sono tanti i fattori che contribuiscono  a conferire quell’atmosfera che ricrea lo stile di vita del medioevo. Passeggiando tra le  amene  vie  ci si imbatte nei numerosi volontari della Pro loco di Brindisi Montagna che, come tante api operose, alacremente,  apprestano, approntano, impartiscono le ultime direttive ai loro collaboratori.

Tra  le   bancarelle allestite  con tele grezze e assi di legno,  si  intravedono  scarpe in pelle e con la punta in su,  armi e armature per i cavalieri , monili, oggetti in legno per la casa, cesti e gerle di vimini, otri e vasellame in terracotta, candele e lucernai, splendide iconografie e storici stendardi.

Profumi allettanti si propagano nell’aria  conferendo una degna cornice alle  vie del gusto  dove i prodotti tipici locali  come formaggi, miele, prodotti da forno, troneggiano superbi  nella loro inimitabile bontà.

Un accurato percorso enogastronomico  dove trionfano i  piatti dei prodotti di eccellenza   a  partire dalle carni come  la podolica, l’agnello delle dolomiti lucane, il suino nero lucano, conosciutissime e apprezzate in confini extra territoriali.

Prodotti  genuini che  rievocano sapori  antichi legati  a  memorie, a ricordi di un passato comune, di una identità collettiva in cui riconoscersi, in  cui  credere , in cui crescere anche attraverso  un  evento medievale che nel suo  divenire si fa pertugio, varco, breccia, spiraglio per la promozione , la valorizzazione , il potenziamento,  la  diffusione  della cultura, della storia , delle tradizioni popolari, dell’ economia   di un  intero  territorio. 

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