Foreste, acqua, fauna, ricchezze socio-culturali e antropologiche: un mosaico – quello proposto dal Parco Nazionale del Pollino – che l’Ente Parco rappresenterà con la sua presenza espositiva e nelle conferenze stampa programmate, alla Borsa Internazionale del Turismo, in programma a Fiera Milano dal 17 al 20 febbraio.

 

L’Ente Parco del Pollino, in fiera, sarà presente nel “Villaggio Calabria” allestito dalla Regione Calabria – insieme con gli altri due Parchi nazionali calabresi: Sila e Aspromonte, sotto l’egida del nuovo Coordinamento regionale di Federparchi – e in quello della Regione Basilicata allestito dall’APT. Proprio qui, venerdì 18 febbraio, alle ore 11 ci sarà il primo incontro con la stampa al quale prenderà parte il vice presidente, Francesco Fiore.

Sempre venerdì 18 febbraio, alle ore 17, nel “Villaggio Calabria”, il presidente Pappaterra parteciperà alla conferenza stampa dei tre parchi nazionali calabresi che sanciranno la loro presenza unitaria alla BIT. Sabato 19 febbraio, alle ore 10,30, presso lo stand della Regione Lombardia, infine, Pappaterra parteciperà alla presentazione dell’Annuario delle Tradizioni Popolari realizzato dalla Federazione Italiana Tradizioni Popolari (FITP).La promozione istituzionale del Parco del Pollino, infatti, si snoda tra la sua ricchezza forestale, la biodiversità, anche quella vegetale e le tradizioni popolari.«Molteplici, eterogenei, aspetti di un ambiente tanto vasto quanto ricco – dichiara il presidente Domenico Pappaterra -, dalle diverse identità, tutte riunite sotto la maestosità del Pino loricato, simbolo del Parco, che testimonia gli antichi valori naturali e socio-culturali che noi siamo chiamati a difendere e per i quali siamo impegnati a costruire percorsi partecipati di gestione e di sviluppo sostenibile. E che nella Borsa Internazionale più importante dedicata al Turismo ribadiamo sia per attrarre nuovi flussi turistici, ma anche per riaffermare le nostre buone pratiche amministrative».

«Il Parco Nazionale del Pollino, con le sue consistenti risorse forestali e con il ruolo insostituibile dei servizi ecosistemici offerti da tali risorse – sottolinea il direttore del Parco, Annibale Formica – richiama all’attenzione dei visitatori della Fiera nel 2011, dichiarato dall’ONU “Anno Internazionale delle Foreste”, il valore del proprio patrimonio naturale e della rilevanza della funzione di salvaguardia dell’ambiente. Le sfide di fronte alle quali l’umanità intera si trova – osserva, infatti, il direttore del Parco – sono l’apprendimento della “natura del valore” – che amplia il concetto di “capitale” per includere anche il capitale umano, sociale e naturale – e l’individuazione del “valore della natura”. Il capitale naturale costituisce la base delle nostre economie; occorre, perciò, rendere più visibile i molti modi in cui noi dipendiamo dalla biodiversità e rendere chiari i costi ed i problemi che le società umane incontreranno se non terranno pienamente conto della biodiversità nelle decisioni da prendere ai vari livelli politici ed economici. Bisogna, insomma – conclude Formica – mettere la natura “in conto” e continuare incessantemente nell’opera di preservarla non solo per ragioni sociali, etiche, ma anche per i benefici economici che essa fornisce alle attuali e future generazioni».

Il Parco Nazionale del Pollino, l’area protetta più grande d’Italia, che si estende tra Basilicata e Calabria su 190mila ettari, rappresenta un importante baluardo di biodiversità, scrigno di antiche coltivazioni e di tradizioni popolari che sopravvivono all’avanzare del Tempo. Proponendo al turista, tuttavia, un “quadro di vita reale” di cui è possibile godere dal vivo in quello che in molti definiscono un “viaggio senza tempo”.

Il Parco – tra le 15 aree scelte per la loro ricchezza naturale nell’ambito di una recente selezione stilata per Repubblica.it di luoghi eccezionali nel Belpaese – ha fatto della varietà degli esseri viventi che popolano il suo habitat, uno dei punti centrali della sua missione. Rinvigorita, nell’anno verde delle foreste, dalle politiche rivolte ai boschi e alle specie arboree, che coprono quasi due terzi del Parco. Il sistema forestale, infatti, si estende su 110mila ettari (il 60 % del territorio protetto) comprendendo boschi ed altre aree agroforestali. La Rete Natura 2000 del Parco conta ben 37 Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e due Zone di Protezione Speciale (ZPS).

Nel contesto degli ecosistemi forestali – che offrono evidenti vantaggi naturali al territorio e non solo – vivono centinaia di specie vegetali che sono state di recente censite e classificate in un volume sugli antichi fruttiferi del Pollino. Le stesse specie danno vita a numerosi prodotti tipici, esportatori della qualità delle produzioni agro alimentari, racchiuse dal Parco e dall’Alsia (l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura), in un catalogo commerciale (realizzato d’intesa con la Camera di Commercio di Potenza) rivolto agli operatori del settore. Tale ricchezza è oggi anche consultabile sul web grazie al portale della biodiversità (www.biodiversitapollino.it) che raccoglie, in un archivio multimediale, le specie vegetali d’interesse agrario del Parco Nazionale del Pollino, frutto del lavoro di ricognizione svolto sul territorio, le descrizioni dei siti e dei “custodi”: uomini anziani e giovani che disegnano un ponte tra passato e futuro. Restituendo un “quadro di vita reale” entro il quale è possibile praticare forme di turismo sostenibile: da quello rurale a quello naturale, da quello enogastronomico a quello sportivo.

Il Pollino: laddove è ancora possibile respirare aria pura, mangiare in maniera salubre, rilassarsi e viaggiare senza tempo.

Loading