“Il tema dei parchi e delle risorse naturali probabilmente risulta essere abbastanza estraneo alla tradizione del sindacato. Al Nord come al Sud. Ma l’Ugl intende invertire questa ‘consuetudine’ ed ha deciso di affrontare il nodo dello sviluppo nelle aree protette”.
E’ quanto sostiene il segretario regionale generale dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e il componente della segreteria lucana confederale Ugl, Pino Giordano per i quali, “i Parchi sono in ogni caso motore di crescita. La Basilicata ha due Parchi nazionali: il Pollino e l’Appennino lucano Val d’Agri Lagonegrese. Quest’ultima realtà – proseguono i segretari dell’Ugl – mostra una grande delicatezza, data la presenza delle trivelle del petrolio nei territori contigui. Evitare danni all’ambiente, alle persone e soprattutto all’economia ci sembra irrinunciabile. Il dibattito in corso sul turismo nei Parchi, con l’adesione alla Carta europea del turismo sostenibile, deve essere – a parere dell’Ugl – il punto di partenza per evitare l’isolamento di queste realtà.
Il piano del Parco dell’Appennino lucano, che ci risulta essere in corso di definizione da parte delle strutture interne, è un valido strumento di confronto su questioni essenziali: guidare l’economia e indirizzarla opportunamente rappresenta una scelta decisiva. Il sindacato non sarà estraneo a scelte che implicheranno decisioni importanti, a cominciare dall’utilizzo delle risorse umane, fino all’esigenza di rispettare il territorio aumentando le sue potenzialità produttive.
Sarebbe utile convocare, ad esempio, – concludono i leader Ugl, Tancredi e Giordano – una conferenza di produzione per affrontare questi ed altri nodi, in sintonia con il mondo ambientalista e con quei settori del sindacato interessati a fare dei parchi nuovi elementi di uno sviluppo possibile. Come del bersò accade al Nord o anche per il parco nazionale d’Abruzzo”.
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.