Un altro passo in avanti verso la completa attuazione della legge istitutiva delle Comunità locali. Presieduta dal presidente della Regione, Vito De Filippo, si è tenuta oggi la Conferenza permanente delle autonomie locali. L’organismo al termine dell’incontro ha approvato la proposta di attivazione dei Piani di offerta integrata di servizi (Pois) a valere sull’asse VI (Inclusione sociale) del Po Fesr 2007 / 2013.
Per l’attuazione degli obiettivi previsti la Regione è stata divisa in sette aree (Alto Basento, Lagonegrese – Pollino, Marmo Platano Melandro, Val D’Agri, Vulture Alto Bradano e, in provincia di Matera, Bradanica Medio Basento e Metapontino Collina Materana). “La delimitazione delle aree rappresenta la prima concreta ipotesi per la definizione delle Comunità locali”, ha detto il presidente della Regione, Vito De Filippo. “E’ il risultato – ha aggiunto De Filippo – di un’ampia e condivisa concertazione con tutti gli attori che hanno una responsabilità nella organizzazione dei servizi a livello territoriale, dalle aziende sanitarie, alle province, ai comuni”.
A disposizione dell’asse VI “Inclusione sociale” ci sono 98 milioni di euro, dei quali 82.585.000,00 euro sono destinati al “Potenziamento e qualificazione della rete regionale dei servizi volti alla promozione dell’inclusione sociale”. Tre gli assi di intervento: il rafforzamento e la qualificazione dei servizi sanitari e sociosanitari (44.775.00,00 euro); l’ampliamento e la qualificazione dell’offerta di servizi per la comunità (12.935.000,00 euro); la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico.
La ripartizione per ciascuno dei sette ambiti ottimali e per dotazione di intervento verrà effettuata tenendo presente una serie di indicatori che vanno dal numero degli utenti in carico ai servizi socio sanitari, all’indice di vecchiaia, all’incidenza di bambini da 0 a 3 anni, all’incidenza dei comuni montani, alla dotazione delle strutture scolastiche.
“I Pois – ha detto De Filippo – rappresentano un’importante novità nell’ambito della governance istituzionale perché ci consentono di costruire risposte più adeguate e più efficienti ai bisogni sempre più complessi delle comunità locali. In particolare – ha concluso De Filippo – ci aiutano a rafforzare il diritto di cittadinanza delle fasce sociali più deboli e anche ad aprire un importante spazio di opportunità occupazionale in un settore in crescita come quello dei servizi sociali”.
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