La manifestazione culturale che si è svolta ieri ad Aliano, con la proiezione del documentario-intervista dedicato a Stanislao Nievo, la inaugurazione di una Mostra e un incontro dibattito concluso dall”assessore regionale alla Formazione-Lavoro-Cultura Antonio Autilio, è stata l” occasione per una riflessione più generale sullo “stato di salute” in Italia e in Basilicata dei Parchi Letterari e sull”attuazione delle politiche per la promozione e valorizzazione dei beni culurali.

L”assessore Autilio, tra l”altro, ha evidenziato la necessità di rafforzare la sinergia e la cooperazione tra i Parchi Letterari esistenti in Basilicata (Levi, don De Luca, Isabella Morra) e quelli delle aree limitrofe, in particolare della Campania, per definire una “rete” dei Parchi Letterari in grado di rappresentare un unico itinerario turistico-culturale, partendo dalla esigenza di accrescere gli strumenti di fruizione nel comparto dei beni culturali per la loro trasferibilità nell’attuale fase che precede l’avvio del federalismo fiscale, che significa essenzialmente fare i conti con risorse finanziarie sempre più scarse.
Nell”evidenziare la positiva esperienza maturata negli ultimi anni ad Aliano attraverso le attività del Parco intitolato a Carlo Levi che registra una crescita costante di visitatori, Autilio ha detto che “la proposta di legge quadro sui beni culturali che stiamo definendo in concertazione con le associazioni e gli istituti culturali introduce numerosi aspetti innovativi.
Gli elementi da cui partire sono la cultura quale catalizzatore della creatività nell’ambito della Strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione; la necessità di integrare questa dimensione nelle misure d’istruzione e di formazione permanente; il rafforzamento delle competenze interculturali e del dialogo interculturale.
Nel nostro sistema economico – ha aggiunto – è difficile individuare un settore che possa garantire le stesse opportunità di crescita, anche occupazionale, offerte dal turismo culturale.
Tra i vantaggi competitivi di cui gode il nostro Paese rispetto ai suoi concorrenti, c’è soprattutto la straordinaria offerta culturale. La tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale rappresentano condizioni indispensabili per attivare flussi crescenti di visitatori internazionali.
I Parchi Letterari si sono imposti come grande attrazione del turismo culturale e il nostro Paese può sviluppare un vantaggio competitivo sostenibile nei settori legati alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale.. .
La Basilicata in proposito ha una interessante ed originale esperienza avviata con il Progetto CULTURE IN LOCO che ha consentito tra l”altro di realizzare un prodotto-spettacolo su Isabella Morra e tante produzioni legate alla letteratura e ai luoghi che hanno ispirato i nostri scrittori.
Si tratta di un’iniziativa originale nell’idea e nell’attuazione che ha riscosso grande successo, come è testimoniato dalla rilevante partecipazione ad ogni manifestazione,e che ha sicuramente contribuito ad accrescere i flussi di visitatori e di turisti per l’estate 2008 puntando decisamente sulla “carta cultura”.
Uno degli obiettivi raggiunti è stato quello di sperimentare nuove forme di concertazione fra autonomie locali, associazioni culturali, impresa, università, scuola e ricerca al fine di costruire profili professionali inerenti al nostro territorio.
Puntare sul capitale umano, qualificarlo, prepararlo alle sfide ha rappresentato un’opportunità per innalzare la qualità dell’offerta formativa attraverso una formazione, risultato di progettazione partecipata, individuando nella filiera culturale-turistica l’ambito di sperimentazione di un nuovo modello innovativo di costruzione delle politiche formative.
In pratica il Progetto Culture in Loco e il Patto Formativo, che lo ha sostenuto, si sono sostanziati in azioni di sistema costituite da una serie di interventi congiunti, complementari e sinergici, tutti orientati alla creazione di una rete sperimentale di promozione e sviluppo del patrimonio culturale lucano.
L’obiettivo finale è di promuovere un’immagine nuova, distintiva ed unitaria della Basilicata in grado di attrarre adeguati flussi turistici nell’intero territorio; contribuire concretamente alla qualificazione professionale degli operatori nel settore ed alla crescita della capacità imprenditoriale di specie; riscoprire le tante peculiarità culturali disseminate in ogni realtà comunale del nostro territorio e conseguentemente di porle in rilievo con una azione sistematica e sinergica.
Quindi una nuova strada per rafforzare identità regionale concreta e reale ma altrettanto innovativa ed energica, saldamente ancorata sulla roccia della storia, sulle tradizioni, su un sistema interconnettivo di saperi e conoscenze”.
 

Loading