Ancora una volta la Ola lancia allarmismi e catastrofismi ingiustificati rispetto a sondaggi esplorativi per la ricerca di gas metano.”. Lo afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, rispondendo al comunicato diffuso in queste ore dall’associazione
.Santochirico, ricorda che “la concessione di coltivazione “Policoro”, attualmente in titolo alla società Gas Plus italiana spa è stata conferita negli anni ’90 con decreto ministeriale. Nel 1999 il Ministero ha approvato un nuovo programma lavori che prevedeva l’esecuzione di un rilievo sismico 3D e di tre sondaggi esplorativi denominati “Gioia Sud Est 1! “Masseria morano 1” e “Masseria Petrulla 1”. Il programma di cui sopra è già stato eseguito, ad eccezione del pozzo Masseria Morano 1. Il 7 marzo 2007 la società Gas Plus ha quindi chiesto al Ministero dello Sviluppo economico l’autorizzazione ad eseguire la perforazione del pozzo esplorativo denominato “Masseria Morano 1 dir”, ubicato in agro del Comune di Policoro(MT) ) ed , in virtù dell’accordo Stato-Regioni del 24.04.2001, lo stesso Ministero ha inoltrato istanza di intesa alla Regione Basilicata. L’intesa è stata resa con D.G.R. n. 1397 del 28.07.2009.
Si tratta, come è evidente, di programmi e atti che, nati e sviluppatisi, nel corso di un lungo lasso di tempo, alla luce del sole, che nulla hanno a che fare con altri e ben diversi interventi paventati nello Jonio, sui quali è nota la posizione decisamente negativa della Regione Basilicata.
In merito alle presenza di abitazioni civili, l’assessore Santochirico segnala che il sito di progetto si trova a circa 5 chilometri a sud-ovest del centro abitato, a circa 3 km dal bosco Pantano di Poliporo, a oltre 8 chilometri dalla costa. Inoltre, ha ricevuto tutte le autorizzazioni, da quella paesaggistica a quella di compatibilità ambientale. E prima di concedere il via libera i tecnici del dipartimento hanno effettuato un sopralluogo nel corso del quale è stato verificato che nelle vicinanze della zona di perforazione non c’è nulla di rilevante.
“Pertanto – conclude l’assessore Santochirico – appaiono del tutto strumentale l’allarme e priva di fondamento la preoccupazione sul rischio di contaminazione e inquinamento. Fra l’altro, dall’attività estrattiva di gas dai pozzi già in precedenza realizzati nella zona, in forza di quel programma, assentito 20 anni fa, non risulta siano derivati o comunque segnalati, denunciati, lamentati danni nè alle persone né alle produzioni agricole nè all’ambiente. Viceversa, sono proprio i continui, strillati e infondati i allarmismi, tanto quanto gridati, a danneggiare il sistema economico locale, a cominciare dalle imprese agricole che vedono compromessa la rinomanza e la qualità da notizie distorte o totalmente false, come quella di una nuova concessione a 200 mt dall’Itrec, data dalla solita associazione alcuni giorni fa.
La Regione Basilicata continuerà , con la massima trasparenza, a monitorare e vigilare su tutte le intese sottoscritte per la esplorazione del sottosuolo, a tutela dell’ambiente e dei cittadini, e su tutte le autorizzazioni concesse dal governo nazionale. Ci auguriamo – conclude l’assessore Santochirico – che tutti, pur nell’esercizio del sacrosanto diritto di critica, si attengano ai dati reali. L’apertura del Tavolo di garanzia, a settembre, consentirà ancora più trasparenza e conoscenza, per rendere tutti informati e consapevoli di quello che accade nel nostro territorio, nella speranza che si riducano gli spazi del pregiudizio e si allarghino quelli del confronto”.
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