“Si richiama l’attenzione – scrive Vita, presidente della Commissione ‘Politica sociale’ – su un problema che è quello di garantire il diritto allo studio a persone ‘meno fortunate’ e che andrebbero messe nelle condizioni di partire alla pari nella ‘gara della vita’.

Non posso che condividere quanto sostenuto perché si tratta di fare affermare e rispettare princìpi universali sanciti dalla carta dei diritti dell’uomo e garantiti dalla nostra Costituzione. A maggior ragione quando, a garantire questi diritti, entrano in gioco e sono chiamati in causa enti ed istituzioni pubbliche. E trattandosi di temi socialmente ed eticamente molto sensibili credo sia necessario fare alcune riflessioni. Se solo in questi giorni si sta dando risposta a quanti hanno fatta richiesta per l’anno 2009-2010 ( la determina è del 21 ottobre 2010 ) e, se ancora oggi, il Piano di diritto allo studio registra dei ritardi e delle disfunzioni è giusto monitorare, magari intervenendo anche sulla legge, per far sì che la programmazione e la certezza delle risorse, per i ragazzi, per la scuola e per i genitori, possa essere contestuale all’apertura dell’anno scolastico. Intervenire a correggere questa disfunzione e questi ritardi (e non solo), è la mia assicurazione – dichiara Vita – sarà nell’immediato futuro l’obiettivo prioritario dei commissari della IV Commissione e mio personale. Detto questo, però, non posso esimermi dal fare alcune considerazioni. Intanto non esistono graduatorie, ma solo richieste, tutte accolte e finanziate, per un impegno di spesa di gran lunga inferiore alle risorse finanziarie messe a disposizione (300 Mila euro). E dico ciò per far rivelare quanto poche siano le richieste pervenute. Sarà anche un problema di ritardi e di comunicazione, ma di sicuro slatentizza una scarsa interlocuzione fra scuola, istituzioni, operatori sociali e genitori sulla quale sarà opportuno ripiegarsi, sapendo quando ci sono le esigenze e quando queste esigenze non trovano risposte nei nostri paesi”.“E’ auspicabile monitorare il disagio – sostiene Vita – di concerto con le istituzioni scolastiche e socio-sanitarie, in modo da arrivare a programmare gli interventi conoscendo già il fabbisogno reale stabilendo, in maniera precisa, le risorse umane e finanziarie necessarie. Forse questa volta l’ennesimo ritardo, anche grazie alla sollecitazione, ci permetterà di introdurre elementi correttivi anche per l’anno scolastico 2010-2011 dove l’attenzione a tale tematica per le scuole primarie è assente nella proposta della Giunta, anche perché si trattava di risorse straordinarie. Queste sono solo alcune riflessioni che sento di dover fare, sperando di aver chiarito in parte le domande poste, consapevole che le problematiche sono estremamente più complesse ed andrebbero affrontate con un approccio che tenga conto anche di tutti gli altri riferimenti legislativi di cui la Regione si è puntualmente dotata. Mi auguro che quanto detto potrà servire a rendere più efficaci le misure che la politica mette in campo per andare nella direzione di una società più giusta e solidale. Una società che premia il merito e riconosce il bisogno. E questo – conclude Vita – è il socialismo al quale ispiro il mio impegno politico

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