fenice5La decisione assunta d’intesa con l’assessore all’ambiente Macusi dopo la diffusi ne dei dati sui rilievi fatti dall’Arpab dal 2002. L’assessore: “Pretendiamo di avere certezze sull’affidabilità del sistema di monitoraggio e allarme”. Si farà anche un “tavolo della trasparenza” “La salute e la serenità delle persone sono beni troppo importanti rispetto ai quali non è consentito a nessuno procedere con superficialità.

Per questo nominerò una commissione di inchiesta in cui lavoreranno personalità esterne alle diverse amministrazioni e di riconosciuti valore e trasparenza, con il compito di fare chiarezza sulla situazione di Fenice e su come sia stata condotta dall’inizio e fino ad ora l’attività di monitoraggio che la Regione ha affidato ad Arpab”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, dopo una serrata consultazione con l’assessore all’ambiente Agatino Mancusi, a seguito dell’avvenuta pubblicazione dei dati di monitoraggio a partire dal 2002 da parte dell’Arab in cui si evidenziano valori costantemente superiori a quelli dei limiti di legge.

“Dobbiamo capire che cosa significhino effettivamente quei dati – riprende Mancusi – e quali rischi abbiano comportato nel tempo e comportino ora. All’Agenzia di protezione ambientale della Basilicata chiediamo anche questo, oltre a certezze riguardo al grado di affidabilità di un sistema di monitoraggio che non può limitarsi alla fase di rilevamento del dato, ma deve comprendere anche la capacità di interpretazione e di misura degli effetti potenziali sulla salute dei dati rilevati. Ognuno deve assumersi le responsabilità a cui è stato chiamato, sia quando si tratta di attuare interventi, sia quando di tratta di delineare con precisione un fenomeno, senza nasconderne la gravità ma anche senza ingenerare allarmi eccessivi rispetto alla situazione reale. Abbiamo, ad esempio, bisogno che ci si dica chiaramente se la situazione attuale di inquinamento del sito, rispetto alla quale la Regione si è mossa per porre rimedio imponendo alla società interventi che stanno dando risultati. Appare indispensabile che ARPAB acceleri lo studio ecologico del sito Fenice che il Dipartimento Ambiente ha finanziato con Delibera di Giunta 2263/2010 e fornisca risultati  inequivocabili.

Presidenza e dipartimento, alla luce di quanto accaduto, hanno anche condiviso l’opportunità di avviare un sistema costante di condivisione delle informazioni ambientali relative al sito, sul modello del “tavolo della trasparenza” gia attivo in materia nucleare, a cui far sedere tutti i soggetti interessati, dai comuni, alle associazioni. Un primo momento per fare chiarezza sarà intanto una riunione dell’Osservatorio sulla gestione dei rifiuti che l’assessore Mancusi convocherà per la prossima settimana, per un confronto sulla questione con tutti i soggetti istituzionali coinvolti, a partire dalla Provincia di Potenza, titolare della procedura autorizzativa provvisoria in forza della quale Fenice opera.

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