È stato approvato all’unanimità dei presenti, nel corso della seduta di consiglio provinciale di oggi, il secondo stralcio del Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari, che prevede la vendita dell’edificio denominato “ex dispensario antitubercolare”, collocato a Potenza, in via Vaccaro. Il prezzo a base d’asta è fissato in 529.333,30 euro
cifra derivante dall’applicazione di una percentuale di incremento, stabilita nella misura del 20% del valore in mercato riportato nella perizia estimativa prodotta dagli uffici provinciali, in considerazione della strategica posizione del bene rispetto al contesto urbano e della ragionevole possibilità di una eventuale variazione della destinazione d’uso dello stesso.
“La Provincia di Potenza ha pensato di trasformare il proprio patrimonio immobiliare da complesso di beni a strumento strategico della gestione finanziaria dell’Ente. Da un lato, l’amministrazione provinciale ha messo in campo azioni per il recupero e la ristrutturazione di immobili nei quali trasferire gli uffici provinciali – ha spiegato il presidente della Provincia Piero Lacorazza – come ad esempio l’intervento nei locali dell’ex-tribunale, situati in piazza Mario Pagano a Potenza, con un investimento di 2 milioni di euro. In questo modo, si è agito anche sull’abbattimento dei fitti passivi. Dall’altro lato, la Provincia ha pensato ad un piano di alienazioni e valorizzazioni di immobili di sua proprietà, non più utilizzati per attività istituzionali e che non comportano alcuna redditività. È il caso dell’ex dispensario di Potenza – ha aggiunto Lacorazza – per il quale originariamente avevamo pensato a due opzioni diverse dalla vendita. La prima riguardava un investimento per ristrutturare l’edificio in modo da accogliere altri uffici di proprietà dell’Ente, ma questa ipotesi non è stata percorribile perché l’Ente si sarebbe esposto troppo da un punto di vista finanziario, non potendo trarre risorse dalla dismissione di un ulteriore fitto passivo. L’altra ipotesi valutata è stata quella della messa a disposizione dell’edificio quale sede di uffici ad altri Enti, ma non si è riuscito a chiudere alcun accordo in tal senso. Da qui la decisione dell’alienazione, grazie alla quale si potranno raggiungere due obiettivi: le risorse rivenienti dalla vendita potrebbero essere destinate alla riqualificazione di importanti presidi della città, così come già avvenuto con l’alienazione dei due immobili in via Vaccaro a Potenza, che hanno liberato fondi per la riqualificazione della Villa del Prefetto; la quota di vendita dell’ex dispensario, inoltre, potrebbe alleggerire la situazione dell’Ente riguardo ai vincoli del patto di stabilità”.
Apprezzamento sul provvedimento è stato espresso dai capigruppo Vittorio Prinzi (Idv), Tommaso Samela (Pd) e Michele Destino (Pdl), secondo i quali sarebbe utile finalizzare le risorse ricavate dalla vendita alla valorizzazione di altri immobili di proprietà provinciale.
Da parte sua, il consigliere Antonio Salicone (Pd), plaudendo alla scelta della Provincia di Potenza di riportare gli uffici nel centro storico, ha sollecitato l’avvio di una discussione complessiva con le altre istituzioni del territorio per riaccendere l’interesse e rivitalizzare il cuore della città capoluogo”
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