SATRIANO FUORI DAL PARCO: MEGADISCARICHE, TRIVELLE E TAGLI BOSCHIVI
L’Ente Parco nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, non appena verrà insediato, dovrà farsi carico di modificare la perimetrazione del parco nazionale che esclude territori comunali di pregio invece compresi nella perimetrazione del 2003 bocciata dalla Corte dei Conti.L’Ente Parco nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, non appena verrà insediato, dovrà farsi carico di modificare la perimetrazione del parco nazionale che esclude territori comunali di pregio invece compresi nella perimetrazione del 2003 bocciata dalla Corte dei Conti.

E’ quanto ribadisce la OLA – Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini – che evidenzia come la vigente perimetrazione del Parco escluda l’intero territorio di Satriano di Lucania con il contestato sito della megadiscarica di Pietra Congolo che, oggi, rischia di essere riproposto nei pressi della Torre di Satriano. Vicenda, questa, che per molto tempo ha tenuto bloccato l’iter del Parco Nazionale. Dalla perimetrazione attuale risulta escluso anche il centro storico di Satriano incluso – invece – nella perimetrazione del 2003.L’attuale Amministrazione del Comune di Satriano di Lucania, approfittando di questa circostanza ed assenza di vincoli, ha pensato bene di autorizzare anche un massiccio taglio forestale dei boschi in località Stagliata e Ralle precedentemente compresi nella perimetrazione del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese ed oggi invece esclusi. Tale decisione sarebbe motivata da non meglio chiarite ragioni fito-sanitarie.Il comune, in questo modo, vuole far cassa tagliando 8.000 piante di alto fusto situate in una zona limitrofa all’area dove le compagnie petrolifere hanno già chiesto di effettuare ricerche ed estrazioni di idrocarburi. Dopo il tentativo di ricorrere al "silenzio-assenso" – scongiurato la scorsa estate solo grazie alle opposizioni delle amministrazioni locali, delle associazioni e dei cittadini del Melandro – le compagnie petrolifere stanno forzando i tempi evocando l’applicazione da parte della Regione del "segreto di stato", almeno a giudicare dal silenzio calato sulla vicenda.La OLA, nel richiedere al sindaco di Satriano di Lucania di sospendere l’iter di autorizzazione al taglio forestale, auspica che l’Amministrazione Comunale deliberi con urgenza la proposta, da inoltrare al Parco, di includere nel perimetro dell’area protetta il centro storico, l’area archeologica della Torre di Satriano, nei cui pressi si riaffaccia lo "spettro mega-discarica" ed i boschi comunali minacciati dai tagli e dalle trivelle, destinando queste straordinarie risorse del territorio, precedentemente incluse nel Parco, per lo sviluppo della comunità.

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