Rafforzare il senso di appartenenza al Parco Nazionale del Pollino: è questo il primo obiettivo, pienamente raggiunto, di “Cittadini del Parco”, il progetto pilota di educazione ambientale e alla cittadinanza responsabile, promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e realizzato da Federparchi per le Aree protette nazionali, conclusosi oggi a Morano Calabro (CS).


Da stamani e sino alle 17 di questo pomeriggio gli alluni di scuole medie ed elementari di sei Istituti comprensivi del Parco calabro-lucano (quattro della provincia di Cosenza e due di quella di Potenza) si stanno cimentando, dopo l’esposizione dei progetti realizzati nel corso dell’anno scolastico, alla presenza del presidente del Parco, Domenico Pappaterra e del direttore di Federparchi, Luigi Bertone, in giochi ed animazioni dedicati al Lupo.
Per loro è una Festa della Repubblica davvero speciale perché hanno imparato ad apprezzare la natura e, soprattutto a conoscere e ad amare i territori in cui vivono, candidandosi a pieno titolo a divenire “cittadini responsabili” del Parco.
L’Istituto di
Mormanno, ad esempio, ha studiato il territorio comunale in tutti i suoi aspetti per pensare ad un utilizzo “consapevole” delle sue risorse. Quello di Viggianello (PZ) ha, addirittura, progettato un sentiero che dal centro storico si dirige verso le sorgenti del fiume Mercure. I suoi “progettisti” sono diventati anche le guide del nuovo itinerario. Gli studenti di Laino Borgo (CS) – presenti con tanto di gruppo folklorico – hanno indirizzato il loro interesse verso i prodotti dell’agricoltura e dell’artigianato e la loro trasformazione. Quelli di Latronico (PZ), invece, hanno dedicato uno sguardo curioso ed attento al Monte Alpi, la loro montagna, per riappropriarsene e legarla al contesto territoriale. L’Istituto di Malvito (CS) e la sezione staccata di Sant’Agata d’Esaro (CS) ha pensato bene, invece, di utilizzare il fiume Esaro come elemento della natura che unisce le due comunità mentre quella di San Sosti (CS), sezione di Mottafollone (CS) si è ispirata alla recente attualità studiando il territorio con particolare riguardo alla sua protezione e alla prevenzione degli incendi.
Una bella sfida, insomma, quella lanciata dal Ministero dell’Ambiente, da Federparchi e dal Parco del Pollino, che è stata raccolta in pieno dai ragazzi e dai docenti che oggi a Morano Calabro – dove è in corso pure la Festa della Bandiera – stanno trovando la dimensione giusta per suggellare il nuovo patto tra natura/territorio e comunità.
Sono particolarmente soddisfatto della riuscita del progetto – ha detto il Presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra – e contento di vedere ragazzi entusiasti dei loro lavori e testimoni di una scoperta: aver conosciuto come mai prima d’ora i luoghi in cui vivono intrecciando con essi un legame che può farci sperare nel futuro”.

 

La vivacità dimostrata dai ragazzi – ha affermato Luigi Bertone, direttore di Federparchi, presente all’evento con alcuni collaboratori – la dice lunga sulle potenzialità del territorio del Pollino e sul rapporto esistente tra le popolazioni e il territorio. L’augurio – ha continuato Bertone – è che rimanga senza tale e che i cittadini che sentono e vivono questo rapporto, che sono dei giovani, possano continuare nel tempo a conservarlo vivo. Il progetto “Cittadini del Parco” – ha concluso Bertone – continuerà perché la prima esperienza ha dato dei buoni frutti soprattutto nel rapporto istituzione Parco – istituzione Scuola.Soddisfatto anche il Sindaco di Morano Calabro, Nicolò De Bartolo che nel ringraziare il Parco del Pollino per avere scelto la sua cittadina come location della manifestazione conclusiva di “Cittadini del Parco” ha voluto richiamare il ruolo del Parco come “volano dello sviluppo turistico nel rispetto dell’ambiente”. “Cittadini del Parco è meritevole d’attenzione perché – ha concluso – ha un fine educativo e perché i bambini sono il futuro della nostra civiltà”.
La manifestazione propone pure la mostra “
Lupi&Lupi” realizzata dall’Ente Parco del Pollino, animazione, giochi interattivi e filmati. Dopo la pausa per la colazione, ancora momenti dedicati al lupo, in particolare un incontro con testimonial d’eccezione: studiosi del lupo, pastori del Pollino, anziani “lupari”, saluto delle autorità e consegna degli attestati da parte di Federparchi e, a seguire, spettacolo teatrale “Il lupo Demostene”.

Il progetto
Durante il progetto i giovani coinvolti sono stati, insieme con i loro professori, protagonisti di una serie di attività svolte in aula e, soprattutto, in natura. “Cittadini del Parco” ha creato più di un semplice percorso didattico, contribuendo a costituire una vera e propria “rete” nazionale che si scambia esperienze e suggerimenti.
Una rete pensata per rimanere attiva nel tempo. Il progetto, infatti, si è proposto come un modello di educazione ambientale pensato per il “sistema” nazionale delle aree protette, da ripetersi negli anni e, con le opportune modulazioni, applicato in territori diversi. Un’altra caratteristica di “Cittadini del Parco” è che il patrimonio naturale delle aree protette è oltre che l’oggetto delle attività di educazione ambientale, anche il soggetto stesso del processo formativo. “La conoscenza e il contatto con l’ambiente naturale, infatti, rappresentano – spiega Federparchi – l’esercizio ideale per allenare i ragazzi alla socialità e alla cittadinanza responsabile, e per sviluppare in loro un senso di orgogliosa appartenenza, e di rispetto, nei confronti del territorio in cui vivono, trasformandolo, ai loro occhi, da res nullius in res publica”.Alimentare il rispetto dell’ambiente insieme al senso civico era il valore aggiunto dell’iniziativa per creare dei cittadini migliori. A ben vedere la motivazione dei ragazzi partecipanti alla manifestazione di Morano, si può dire che “Cittadini del Parco” ha colto il bersaglio.

 

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