“Assistiamo ad una lettura alterata e superficiale dell’esito del voto delle ultime elezioni politiche in Basilicata, in particolare si dimentica di sottolineare che le forze del centro-sinistra hanno registrato nel loro insieme una significativa contrazione del loro consenso passando dal 70% circa delle elezioni regionali del 2005, al 50% delle ultime elezioni, computando tutte le forze di chiara ispirazione di centro-sinistra”.

 

Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, intervenendo in incontri pubblici organizzati in diversi centri del materano tra cui Ferrandina, Tursi, Montalbano e Montescaglioso, per ringraziare gli elettori. “Il Popolo della Libertà non solo avanza rispetto a tutte le passate consultazioni, ma insieme alle forze alternative alla sinistra per la prima volta arriva a sfiorare il pareggio elettorale, come del resto conferma l’elezione di ben 6 parlamentari del Pdl, 3 deputati e 3 senatori, su 13 eletti nella nostra circoscrizione regionale. Si annulla dunque la forbice che aveva sempre caratterizzato i rapporti di forza tra centro sinistra e centro destra in Basilicata e si registrano per la prima volta le condizioni per realizzare un’attesa alternativa di governo al sistema di potere che da oltre 10 anni guida la nostra regione. Il Partito Democratico riesce a cannibalizzare la sinistra antagonista, ma perde la sua egemonia elettorale, pagando il prezzo di una fallimentare azione di governo che non si è tradotta in risultati di avanzamento sociale per i lucani. Il compito che attende i parlamentari del Pdl e tutta la sua classe dirigente ai vari livelli, è quello di riportare sull’agenda della politica le questioni dello sviluppo della nostra regione a cominciare da quella energetica per finalizzarla ad una strategia di rafforzamento produttivo del territorio regionale e di apertura di reali opportunità occupazionali per le nostre comunità afflitte dalla piaga della disoccupazione e dell’emigrazione. Rientra in questa direzione la vigilanza che dovremo tenere sull’utilizzo delle risorse comunitarie per il prossimo sessennio che ammontano a 100 miliardi di euro destinate alle regioni dell’intero Mezzogiorno che non possono continuare ad alimentare, come e’ stato nell’ultimo decennio in Basificata, un circuito di spesa clientelare ed improduttiva. Dobbiamo interrompere quella intermediazione politico burocratica che ha soffocato la Basilicata e l’ha privata di occasioni di sviluppo reale”.

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