Lettera aperta alla dirigenza Radicale
Cari Compagni,
fin troppo eloquenti le parole pronunciate dal sindaco di Potenza questa notte negli studi della NuovaTv nel corso di una trasmissione dedicata al commento dei risultati elettorali in Basilicata.
Il signor sindaco, ing. Santarsiero, nel corso della trasmissione, nel rispondere ad un mio intervento ha dichiarato: “Ho conosciuto la candidata radicale Elisabetta Zamparutti, una persona squisita, sicuramente molto lontana dalle cose che dici tu, e che ha avuto modo di apprezzare la classe dirigente di questa regione…”
Il signor sindaco ha poi continuato affermando: “la Basilicata non ha bisogno di te…”.
Ho chiesto alla NuovaTv di mettermi a disposizione il file della trasmissione.
Intanto, faccio i miei migliori auguri ad Elisabetta Zamparutti che ha avuto certamente modo di mostrare il volto “buono” dei radicali, che certo non possono più essere rappresentati da soggetti ritenuti indesiderabili.
Nel dirmi certo che Elisabetta Zamparutti saprà mostrare tutto il suo valore nell’aula di Montecitorio, nel contempo non posso certo condividere l’ “apprezzamento” per l’operato della classe dirigente lucana, espressione della peggiore e più virulenta partitocrazia.
La Basilicata ha bisogno di Radicali “buoni”, noi “cattivi” ci ritiriamo in buon ordine per non disturbare ulteriormente.
Ma prima di farlo gioverà ricordare il dibattito recentemente organizzato dalla Compagnia delle Opere e che ha visto confrontarsi Filippo Latronico e Cosimo Bubbico.
Un finto confronto che la dice lunga su un ceto politico, destra-centro-sinistra, che, unito, ha partecipato alla spoliazione delle risorse di questa terra.
Alla mia compagna Zamparutti voglio solo dire che forse poteva evitare di contribuire, con la sua sette giorni lucana, all’ulteriore isolamento di un militante politico che negli ultimi 20 anni ha tentato di dar corpo alla politica radicale in Basilicata.
Le parole del sindaco Santarsiero sono state chiare, e credo che abbia davvero ragione: non c’è più agibilità politica per chi in questi anni ha denunciato in questa regione i guasti prodotti dal regime.
Posso aver usato toni forti a volte, ma è certo che nei confronti di chi pochi anni fa aggregava decine di consiglieri comunali per raccogliere firme in calce al referendum sulla legge 40 o mobilitava il ceto politico regionale a sostegno dei Montagnard, l’Afghanistan, Pena di morte, Iraq Libero, ecc. ecc. è stata emessa una Fatwa.
Il ticket Zamaparutti-Santarsiero potrebbe rappresentare l’alba di una nuova stagione politica. Intanto, prendo atto che lo “squisito” sindaco di Potenza è colui il quale, solo pochi mesi fa, mentre si denunciava l’occupazione clericale dell’ospedale San Carlo scendeva in campo per difendere il Cav.
Aggiungo che non mi sono sentito difeso e sostenuto in maniera adeguata in una situazione che mi vede da tempo sotto tiro e additato come “indesiderabile”.
Cari compagni, auguri! Sono certo che la pattuglia radicale saprà rappresentare in Parlamento tutto ciò che in questo Paese non ha diritto di cittadinanza.
Il Caso Italia, di cui il Caso Basilicata è un capitolo, sono certo che tornerà ad essere una priorità.
Maurizio Bolognetti
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