Aumentano i prodotti alimentari e dell’energia in Europa e nel Paese e cresce l’inflazione anche in Basilicata. E’ quanto emerge dall’ultima rilevazione, riguardante l’ultimo trimestre del 2007, del comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio regionale sui prezzi al Consumo. I dati saranno approfonditi nel corso di un incontro del tavolo di monitoraggio che l’assessore regionale alle Attività produttive, Vincenzo Folino, ha già convocato per il 13 febbraio, alle ore 9.30, nella sala riunioni del Dipartimento.

In particolare, nei due capoluoghi lucani, in linea con l’andamento dell’inflazione del Paese, si è registrato una crescita dei prezzi soprattutto nei capitoli di spesa che incidono maggiormente sui bilanci familiari.
Le maggiori criticità sui prezzi al consumo continuano a registrarsi nel comune di Matera, dove “pesano” soprattutto i rincari delle spese per la salute e l’assistenza e degli articoli di abbigliamento e calzature. A Potenza, aumenti dei prezzi sono stati rilevati per molti beni di largo consumo, come i derivati dei cereali (pane, pasta, farina), i combustibili e i carburanti, il latte e derivati; altrettanto significative le riduzioni di prezzo dei beni high tech e dei servizi di telefonia.
Decisamente più moderata, rispetto alla media nazionale, l’evoluzione delle principali tariffe a controllo locale (dai rifiuti solidi urbani, all’acqua potabile, ai trasporti urbani).
Nello scorso mese di dicembre l’inflazione al consumo è salita al 2,6%. La crescita media del 2007 si è fermata, comunque, all’1,8% (la più bassa dal 1999), per effetto di una prima metà dell’anno all’insegna della moderazione (l’inflazione ha stazionato poco al di sopra dell’1,5%).
Le recenti pressioni sui prezzi hanno una duplice origine: da un lato, i forti rincari di alcuni generi alimentari, dall’altro, gli aumenti delle quota-zioni del petrolio e la conseguente ripresa dell’inflazione energetica.
La risalita dell’inflazione al consumo è un fenomeno comune a tutti i Paesi europei; nell’area dell’Euro, anzi, l’accelerazione dei prezzi – tra agosto e dicembre – è stata ancora più accentuata, con un tasso di crescita dell’indice armonizzato che è passato dall’1,7 al 3,1%, mentre in Italia è salito, nello stesso periodo, dall’1,7 al 2,8%.

Nell’arco dei tre mesi finali dell’anno, quindi, i prezzi nel capoluogo di regione hanno cumulato un incremento di 1,3 punti percentuali, mentre a Matera l’intensità dell’accelerazione – nello stesso periodo – è stata pari a 0,7 punti (0,9 in Italia).

Ecco le sintesi per i 2 capoluoghi.
Potenza
Le forti spinte al rialzo dei prezzi manifestatesi nel comune di Potenza negli ultimi mesi del 2007 trovano spiegazione soprattutto negli ulteriori rincari che hanno interessato il comparto dei generi alimentari con un’accelerazione di quasi 2,5 punti percentuali rispetto a settembre. Analogamente accentuata è stata la risalita dell’inflazione nel comparto dei “trasporti”, con un tasso di crescita tendenziale dei prezzi salito al +5,5%, contro il +3,8% rilevato a settembre.
Un altro comparto che ha contribuito ad alimentare le recenti tensioni inflazionistiche nel comune di Potenza è quello dell’”abitazione”, dove l’inflazione, di poco superiore all’1% tra giugno e settembre, è schizzata al +3,2% a dicembre. Sempre molto accentuata la dinamica dei prezzi nel comparto “alberghi e pubblici esercizi” (+5,7%), con una variazione media nell’intero 2007 pari al +4,6%, la più elevata tra tutti i capitoli di spesa.

Matera
Nel comune di Matera – per il quale l’Istat fornisce, al momento, soltanto la disaggregazione dell’indice generale dei prezzi per i 12 capitoli di spesa – la dinamica inflazionistica si mantiene più elevata rispetto all’altro capoluogo, sebbene nei mesi finali dell’anno gli andamenti abbiano evidenziato una maggiore convergenza per effetto della accelerazione dei prezzi registrata a Potenza. Anche nel caso di Matera, le maggiori tensioni si sono verificate nei comparti dell’“alimentare”, (un tasso di crescita, tuttavia, molto inferiore al +6,4% del capoluogo di re-gione), e dei “trasporti”, con un incremento dei prezzi del 6,2%, sempre a dicembre. Ai due comparti – insieme – è imputabile poco più della metà dell’aumento complessivo dell’inflazione a livello locale, vale a dire, 1,8 dei 3,4 punti percentuali in più registrati a dicembre 2007 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Il 2007 si è chiuso, inoltre, con una repentina risalita dei prezzi per l’“abitazione” e per i “servizi sanitari e di assistenza”. Una decelerazione dell’inflazione (tra settembre e dicembre) ha interessato, invece, gli altri principali capitoli di spesa: i rallentamenti più marcati si sono avuti negli “alberghi e pubblici esercizi”, nei “beni e servizi vari” e nell’”abbigliamento e calzature”.
Nel complesso, il confronto con l’Italia segnala una dinamica dei prezzi nel comune di Matera più sfavorevole per alcuni tra i prodotti più importanti, come i generi alimentari, i trasporti e l’abbigliamento, con differenziali inflazionistici che raggiungono anche il punto e mezzo percentuale.

Loading