Prosegue la fase di concertazione del programma “Rete natura 2000”, finalizzata alla creazione del sistema delle aree protette e di conservazione delle biodiversità.
Dopo l’incontro con i sindaci, nel pomeriggio di oggi l’assessore regionale all’Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità, Vincenzo Santochirico, ha incontrato i rappresentanti delle associazioni ambientaliste riconosciute dal ministero dell’Ambiente ed attive sul territorio della Basilicata.

Nella sala Bramea della Regione erano presenti presidenti e dirigenti di Legambiente, Wwf, Lipu, Inu, Accademia Kronos, Endas, Acli Anni Verdi, Associazione per gli studi naturalistici e Agriturist.
I rappresentanti delle associazioni hanno sottolineato l’utilità di occasioni di confronto e di dialogo fra l’istituzione regionale ed il mondo ambientalista, ed hanno auspicato che il percorso intrapreso possa proseguire per realizzare una progettazione partecipata, in grado di valorizzare le aspettative di preservazione della natura e di sviluppo delle comunità.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate le linee guida della Rete ecologica regionale, quale strategia di gestione del territorio che prevede la tutela di quelle aree che, pur non rientrando nella classificazione tradizionale di zone protette, hanno una valenza particolare dal punto di vista paesaggistico e della necessità di salvaguardare le specie animali e vegetali a rischio.
“Il patrimonio di conoscenze, di idee e di proposte proveniente dalle associazioni ambientaliste – ha affermato l’assessore Santochirico – rappresenta un contributo prezioso, capace di conferire valore aggiunto alla strategia della Rete ecologica della Basilicata. Un apporto che, insieme a quello fornito dagli altri soggetti istituzionali, associativi e accademici, potrà delineare un modello avanzato ed efficiente di infrastruttura di sostegno dello sviluppo compatibile, e di offerta di beni e valori del territorio”.
In Basilicata la Rete Natura 2000 interessa i due parchi nazionali del Pollino e della Val d’Agri, i parchi regionali delle Chiese rupestri e di Gallipoli Cognato, l’istituendo parco regionale del Vulture, foreste demaniali, riserve regionali e statali, nonché i siti di interesse comunitario e le zone a protezione speciale: complessivamente, più di 297.000 ettari di superficie; un terzo del territorio regionale.
Il prossimo incontro della fase di concertazione riguarderà le Province, i rappresentanti dei Parchi, e gli istituti scientifici e di ricerca accreditati.

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