Istituire in ogni comune della Basilicata un centro di educazione alimentare e benessere alla salute: è la finalità della proposta di legge, d’iniziativa del vicepresidente della comissione consiliare Agricoltura, Gaetano Fierro, presentata nel pomeriggio di oggi alla stampa, al mondo della scuola, dello sport e dell’associazionismo. In apertura Fierro ha affermato che negli ultimi tempi si avverte da più parti l’esigenza di una sana, ed equilibrata alimentazione. Un modello nutrizionistico che facendo tesoro delle straordinarie proprietà salutari della dieta meditteranea, scoperta dal medico americano Ancel Keys, agli inizi degli anni '60, possa arginare quel tipo di regime dietetico improprio (troppo ricco di grassi e zuccheri raffinati e povero di vitamine) tanto in voga in tutto il mondo”. “Le statistiche più aggiornate – ha dichiarato il consigliere – affermano che l’Italia, alla pari dell’Inghilterra, è seconda solo alla Germania per numero di persone grasse. Gli Italiani mangiano, secondo alcuni studi, meno di 10 anni fa ma continuano ad ingrassare. Risulta essere in sovrappeso il 47 per cento degli uomini, il 32 per cento delle donne, il 12 per cento degli alunni frequentanti la scuola media e il 16 per cento dei giovani delle superiori. In Basilicata: la percentuale di obesi è pari al 12,4 per cento, percentuale superiore pertanto alla corrispondente media nazionale, pari al 10,8 per cento. Inoltre, è stato dimostrato che i disturbi dell’apparato fisico e cardiocircolatorio e diverse forme tumorali sono sono strettamente correlati ad un’alimentazione scorretta”. “E’ per questo motivo – ha precisato Fierro – che abbiamo pensato ad uno strumento legislativo che sappia trasmettere ai giovani il concetto di sana alimentazione”. La proposta prevede l’istituzione di centri che si avvarranno dell’assistenza tecnica delle ASL territoriali e dell’Università degli studi della Basilicata e del coordinamento del dipartimento alla Sicurezza Sociale della Regione. “Saranno promossi – ha concluso Fierro – programmi annuali informativi/educativi che sappiano misurarsi con la complessità culturale del fenomeno/cibo, che mirino a farlo conoscere e apprezzare e che aiutino i giovani a diventare consumatori consapevoli e critici, ma anche aperti al piacere e alla scoperta delle diverse esperienze gastronomiche meridionali”. Alla presentazione erano presenti i professori Riccio e Pessolano, docenti dell’università degli studi della Basilicata e il direttore sanitario della ASL 2 di Potenza, Sergio Maria Molinari. Tutti hanno sottolineato la necessità di correggere errate “mode alimentari”che hanno preso piede negli ultimi anni e di promuovere stili di vita basati sull’attività fisica e sul cibo sano.
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