“L’impatto ambientale dell’opera edificata nella piazzetta del “Serpentone” è evidente a tutti e solo ora, ad opera ultimata e con i soldi già spesi, sentiamo ammettere le proprie colpe dal sindaco Santarsiero, un pochino tardi”, così commenta il vicepresidente del consiglio comunale Fernando Picerno. “Certo rispettiamo il coraggio del nostro primo cittadino di ammettere l’errore e di pensare ad una variante che possa alleggerire l’impatto dell’ecomostro, ma ricordiamo –continua il consigliere azzurro- non sarebbe stato meglio verificare l’attendibilità e la fattibilità del progetto in precedenza?” Tra l’altro, l’opera è frutto di una mente “straniera”, l’architetto spagnolo Miralles, che bravo certamente era, vista la sua recente scomparsa, ma non conosceva perfettamente la nostra realtà. Probabilmente sarebbe stato meglio affidare questi lavori a qualcuno dei tanti bravi architetti lucani, eppure era all’epoca assessore ai lavori pubblici Graziadei che è rappresentante della categoria. “Intanto questa variante di cui non conosciamo ancora bene l’indirizzo e la strutturazione comporterà una maggiore spesa che sarebbe potuta essere utilizzata in altri ambiti, ma parliamo della solita mal gestione delle amministrazioni di sinistra, la nostra idea –conclude Picerno- è quella comunque di dare respiro al quartiere tanto cementificato con un parco attrezzato, uno spazio per i bambini, insomma dare sfogo a tutta quella gente lì soffocata dai palazzi. Sarebbe un buon modo per sfruttare al meglio quella vallata”.
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