latron“La crisi del centro sinistra in Basilicata non è una crisi transitoria, ma strutturale e riguarda il clamoroso fallimento delle politiche di sviluppo messe in campo negli ultimi 10 anno di governo”. Lo ha dichiarato il capo gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Cosimo Latronico, intervenendo nei congressi cittadini di Forza Italia di Bernalda, Pomarico e Ferrandina. “La Basilicata vive una condizione di declino economico e produttivo come confermano tutti le statistiche, ultimo in ordine di tempo il rapporto Svimez sullo stato dell’economia lucana da cui emerge non solo la conferma di un divario strutturale con le altre regioni del Paese, ma quel che e’ peggio e’ che per molti indicatori con il passare degli anni la situazione si aggrava anziché migliorare. E’ il caso dell’emigrazione (2.100 emigrati all’anno che significa cancellare dalla carta geografica della regione un paese all’anno, oppure il grave fenomeno degli emigrati pendolari,quelli che conservano la propria residenza in regione,ma stabilmente lavorano fuori regione e che hanno raggiunto la significativa cifra di 14.000 unità). Oppure gli indicatori statistici relativi all’infrastrutturazione del territorio che non avanzano; oppure quelli che descrivono la crescita della ricerca e dello sviluppo che arretra di circa 8 punti rispetto al 2001;oppure gli indici che riguardano la vitalità economica del tessuto produttivo che prendono in considerazione il volume degli investimenti fissi lordi per abitante ed il grado di internazionalizzazione delle imprese. Stante a questi parametri la Basilicata si ritrova un indice di 56,1 (-3,3 rispetto al 2001; media Italia 84,6). Nonostante tale scenario drammatico e pericoloso dal punto di vista degli equilibri economici e sociali, il centro sinistra lucano anziché misurarsi con le cause dei suoi fallimenti sceglie la strada di continuare a tessere un potere fatto di organigrammi, di reti di controllo del consenso elettorale a prescindere dai risultati sociali di questa politica. Nei prossimi mesi il centro destra continuerà a sfidare il governo regionale sulle sue contraddizioni che non tarderanno ad esplodere, e a richiedere un cambio definitivo e strutturale della politica nella nostra regione, che puo’ riscattare la sua nobiltà se ritorna ad essere uno strumento di libertà e di promozione della realtà diversamente da quello che accade attualmente, dove si materializza il clamoroso paradosso di una regione che nonostante il potenziale di risorse economiche e naturali è costretta a fare i conti con dinamiche di desertificazione produttiva e degrado civile”.

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