“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai in una selva oscura ché la diritta via era smarrita…” Provate ad immaginare il Presidente De Filippo, che, passeggiando assorto nei corridoi di via Anzio, recita l’incipit della Divina Commedia. Provate ad immaginare il Presidente dell’Apt, Giampiero Perri(candidato alla presidenza della Regione nel 1995), nei panni di Virgilio; l’assessore alla sanità Rocco Colangelo nei panni di Caronte; Fierro e Mastrosimone in quelli Paolo e Francesca; la Presidente Antezza novella Semiramide; Vincenzo Folino, Donato Salvatore e Roberto Falotico nei panni di Cerbero. E tutti gli altri? Beh, continuate voi. L’obiettivo è riscrivere la “Commedia” e popolare l’inferno con i protagonisti della vita politica, sociale ed economica della nostra terra. Ci si potrebbe davvero sbizzarrire con gli accostamenti, e, magari, si potrebbe arrivare ad immaginare un Dante che, improvvisamente riapparso in quel di Potenza, decida di riscrivere la “Commedia”, inserendo qualche girone infernale supplementare, per esempio il girone dei Presidenti e quello delle Procure della Repubblica. Troppo fantasioso?! Eppure la situazione suggerisce un immediato accostamento all’inferno dantesco e alle sue bolgie. Domani, De Filippo e Perri illustreranno gli aspetti “organizzativi e culturali” della visita di Roberto Benigni in Lucania. Il 30 giugno, infatti, il Roberto nazionale ed internazionale metterà in scena in quel di Potenza il suo “Tutto Dante”, e lo farà sotto il patrocinio – non sappiamo se alto – della Regione. Una data che rischia di diventare un evento storico, che le generazioni future si tramanderanno chiacchierando davanti al focolare. Uno spettacolo che rischia di diventare una sorta di epitaffio per la classe dirigente regionale, che, avendo finito i santi, adesso si vota allo spettacolo per darsi una mano di vernice che la aiuti a coprire la visibile putrefazione. Intanto, visto che amiamo ritagliarci il ruolo di guastafeste, vogliamo da subito chiedere a Perri e al Presidente se il Patrocinio regionale comporterà un esborso di pubblico denaro e, se sì, a quanto ammonta la spesa. Purtroppo per impegni pregressi non potrò assistere allo spettacolo, ma voglio suggerire al Presidente di invitare Benigni ad una delle prossime rappresentazioni della crisi di Giunta. Sono certo che l’ottimo Roberto, che spero non vorrà prendere in braccio De Filippo che pesa qualche chilo in più di Berlinguer, potrebbe trarne materiale per un futuro spettacolo. Con un po’ di fortuna questa stagione della politica lucana potrebbe guadagnare un pezzetto dell’immortalità e della fama che avvolge l’opera dantesca. Forse, con un po’ di buona volontà, ci si potrebbe ricavare addirittura un film e lo si potrebbe intitolare “Non ci resta che piangere”. Comunque sia, caro Presidente, caro Vito, grazie, grazie davvero, per averci regalato Benigni e il suo/nostro Dante.  Dichiarazione di Maurizio Bolognetti

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