In un’interrogazione urgente rivolta al Presidente della giunta regionale Vito De Filippo, il capo gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Cosimo Latronico, chiede “di conoscere la valutazione ed il parere del governo regionale sul comportamento del commissionario straordinario dell’Alsia, Franco Dell’Acqua, che lo scorso 27 aprile ha adottato tre delibere commissariali tendenti ad assumere 15 funzionari nell’ente sub regionale tramite lo scorrimento di graduatorie predisposte al termine di concorsi riservati esclusivamente al personale interno”. “Gli atti adottati dal commissario Dell’Acqua – scrive Latronico – appaiono a prima vista allarmanti perche’ assolutamente in contrasto con la missione principale assegnata dal Consiglio regionale al commissario straordinario che doveva consistere nella redazione di un progetto di riassetto dell’ente per precisarne ruoli e funzioni. E’ ben strano che Dell’Acqua in questi mesi di permanenza all’Alsia abbia dimenticato il suo compito precipuo e si sia dedicato, alla vigilia di una campagna elettorale che lo vede direttamente interessato, a coprire postazioni dell’organico dell’ente in palese violazione delle norme che disciplinano la materia ed in contrasto con le esigenze dell’ente. La giunta regionale ed i dipartimenti competenti nell’esercizio della loro funzione di controllo sugli atti degli enti sub regionali sono stati obbligati a bocciare, prima che scadessero i termini, le delibere delle Commissario straordinario Dell’Acqua perche’ prese in palese contrasto con le leggi che regolano l’assunzione del personale nel comparto pubblico”. Latronico chiede “di conoscere dal governo regionale il suo giudizio sul comportamento del Commissario Dell’Acqua e se i suoi atti siano coerenti con il mandato ricevuto da parte della giunta regionale finalizzato a varare un piano di riordino dell’ente nella prospettiva di realizzare un’agenzia di servizi funzionali ai bisogni veri del mondo agricolo della regione”. Latronico chiede in ultimo “di conoscere se il governo regionale non ritenga dannoso usare gli enti sub regionali come strumenti funzionali alle carriere politiche dei ceti dirigenti del centro sinistra,come dimostra l’esperienza di Dell’Acqua, della sua nomina all’Alsia e delle discutibili modalità del suo operato”.
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