Ospedali e servizi. Proposta accordi di confine con Regione Puglia Efficienza, corretto utilizzo delle risorse,integrazione di strutture,servizi e prestazioni sanitarie a favore delle popolazioni pugliesi e lucane. Sono gli obiettivi della “Proposta per stipulare accordi di confine con la Regione Puglia’’, che il Direttore generale della Asl n.4. Domenico Maroscia, ha prospettato con una nota al presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo, all’assessore regionale alla sanità Rocco Colangelo e al direttore generale del Dipartimento salute, sicurezza e solidarietà sociale, Giuseppe Montagano. La proposta ha tenuto conto dei dati di mobilità interregionale e della conformazione geografica della Regione Basilicata. “ Ho dovuto prendere atto -ha detto Maroscia- che, a causa della conformazione geografica della Regione Basilicata, esistono delle aree di confine al cui interno gravitano “popolazioni di confine” a cui appartengono cittadini residenti sia nella Regione Basilicata che nelle Regioni limitrofe ( Puglia, Calabria e Campania), che usufruiscono indifferentemente dei servizi sanitari erogati dai diversi Servizi sanitari regionali, in considerazione della libertà di scelta del luogo di cura garantito dal Servizio, dando vita a forme di mobilità interregionale.Per quanto concerne questa Azienda, si ritiene particolarmente interessante attivare delle iniziative di dialogo tra la Asl n.4 e le Aziende sanitarie locali della Provincia di Bari (Regione Puglia) per attuare reciproche forme di collaborazione ed interscambio, agevolate dalla prossimità territoriale e dalla condivisione di obiettivi comuni specialmente nell’ambito delle prestazioni afferenti alcune aree’’. Il Direttore generale della Asl n.4 ha indicato le aree Ospedaliera (di ricovero e specialistiche ambulatoriali), specie se riferite a centri di alta specialità o ad attività di Emergenza- Urgenza e Riabilitazione. “ Tale mobilità interregionale –ha aggiunto Maroscia -potrebbe assumere valenza positiva, attraverso intese programmatiche ed azioni sinergiche, così da indurre e assecondare, piuttosto che a contrastare, questo tipo di movimentazione, superando le separatezze istituzionali e ponendo le basi per creare le condizioni per far emergere e valorizzare le opportunità connesse alla realizzazione di un sistema funzionalmente integrato di servizi, capace di rispondere in modo efficace ed economico ai bisogni di salute delle popolazioni di confine, indipendentemente dalla loro area di appartenenza istituzionale”. Maroscia ha chiesto agli amministratori regionali di prendere in considerazione la promozione di un accordo tra le Regioni Basilicata e Puglia, demandando alla Asl n.4 la definizione di specifiche intese operative ed economiche con le Aziende USL del Servizio sanitario della Regione Puglia, che comporti il riconoscimento di “aree franche di doppia appartenenza interregionale” al fine di garantire una continuità assistenziale territoriale che prevalga sui confini istituzionali. Matera 24 maggio 2007 L’ addetto stampa Francesco Martina
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