La chiesa di San Rocco ed Attanasio allocata al centro del paese adiacente alla fontana dello steccato simbolo della comunità di Barile , sede della Confraternita dei morti , si arricchisce al suo interno di un museo religioso, che verrà inaugurato domenica di Pasqua alle ore 18.30. Il priore della Confraternita dei morti Michele Giuliano ha per tale importante evento partecipato la comunità e le Istituzioni Comunali, Religiose e politiche il mondo delle associazioni sociali e culturali a presenziare tale importante momento che arricchisce la comunità di uno spazio museale . Il particolare e significativo spazio della sacrestia custodisce da tempo immemorabile un tesoro inestimabile costituito da paramenti sacri , volumi della confraternita e aggetti sacri , oggetti funerari e mobili , il tutto custodito gelosamente dalla confraternità dei morti. Dietro le innumerevoli sollecitazioni del precedente Assessore alla cultura adesso Vice Sindaco Giovanni Di Palma che visitando la sacrestia della chiesa accompagnando una troupe televisiva ha intuito la grande valenza culturale e il grande patrimonio custodito ed ha invitato la Confraternità dei Morti ed il Priore Michele Giuliano ad allestire uno spazio aperto alle visite dei fedeli e dei turisti ed estimatori che visitano Barile . Con un certosino lavoro di Michele Giuliano che ha impegnato l’antico sodalizio per diversi mesi ,e stato dato il giusto valore al sito con l’allestimento dello spazio museale e pronto ad essere visitato. La chiesa di San Rocco ed Attanasio è stata costruita dalla quarta ed ultima colonia dei Greco Albanesi che si insediarono a Barile nell’ottobre del 1640 con ben settecento persone , si stanziarono nella parte settentrionale della collina “ detta dei pagliai “perchè le loro prime abitazioni erano capanne di paglie e stoppie sul ciglio di un ruscello, di fronte alle aree occupate dalle colonie precedenti la prima dei Schipetari che avevano eretto la chiesa di San Nicola intorno al 1478, la seconda dei Coronei che edifico la chiesa di S. Maria delle Grazie intorno al 1534, la terza sempre dei Coronei stanziate prima Melfi e poi a Barile nel rione chiucchiari intorno al 1597. La chiesa di San Rocco ed Attanasio fu costruita sotto la vigilanza della arciconfraternita come testimoniano i dipinti che adornano la volta maggiore e nonostante i danni riportati nei terremoti del 1931 e 1980 , e stata restaurata e custodita dalla stessa che è storicamente l’associazione più antica e di mutuo soccorso esistente .
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