"La rete regionale integrata dei servizi di cittadinanza sociale è la vera, importante riforma del welfare regionale. Essa incide sul modello di sviluppo e sull’idea di società, eleggendo il welfare a terreno cruciale delle politiche pubbliche".

Lo sostiene il presidente del gruppo Ds in Consiglio regionale, Vincenzo Folino, per il quale l’approvazione del provvedimento “rappresenta un risultato qualificante, ma anche un terreno impegnativo per il governo regionale. Affinché la riforma dello stato sociale sia pienamente efficace, occorre assicurare all’attuazione della legge il massimo corredo di risorse finanziarie possibili, perché l’area dei bisogni insoddisfatti è ancora troppo ampia e perché tanti diritti sociali non sono ancora esigibili. I diritti sociali non sono costi, non sono la zavorra dello sviluppo, bensì il fondamento di un modello di sviluppo orientato all’equità sociale, alla solidarietà, all’eguale libertà e dignità dei cittadini". A parere di Folino, la grande scommessa della rete regionale integrata dei servizi di cittadinanza sociale è l’integrazione: “una scommessa innanzitutto culturale e politica, che ribalta il rapporto tra sistema dell’offerta dei servizi e domanda degli utenti. La legge propone un modello di sviluppo non statalista o burocratico, ma pluralista, aperto alla sussidiarietà e alla compartecipazione di aziende pubbliche, enti locali, organismi del terzo settore, utenti, oratori, istituzioni religiose". “Lungi dal voler minare o delegittimare la famiglia, che è e rimane l’istituzione principale della nostra società – afferma ancora Folino riferendosi alla discussione in Consiglio regionale – vanno però considerate situazioni che sono molto delicate proprio nel campo del bisogno, relazioni stabili ed affettive che ci sono in tante parti della nostra comunità, che talvolta riguardano proprio soggetti, famiglie di fatto, conviventi, che hanno figli, che hanno anche altri familiari a carico, che non possiamo pensare di escludere dal percorso di valorizzazione o di esercizio delle funzioni inerenti lo sviluppo, la cura e la promozione della persona”.

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