bolognetti-radIl Partito Democratico in Lucania? Un soggetto a tre, un triciclo Ds, Margherita, Cei. Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, segretario Radicali Lucani, Consigliere Associazione Coscioni e Direzione Nazionale e Coordinatore regionale Rnp Il 31 gennaio, la stampa di Basilicata riferisce che l’assessore regionale alla sanità Rocco Colangelo(DS), si è premurato di sottoporre al controllo preventivo della Cei lucana i contenuti di una legge regionale, intitolata “Rete integrata dei servizi di cittadinanza sociale”. La legge in questione, approvata nella giornata di ieri, contiene un riferimento alle “stabili relazioni affettive”. Questa incauta frase ha scatenato, nei giorni scorsi, un autentico putiferio. Ad iniziare dall’ottimo consigliere Lapenna(Forza Italia), sono fioccate le dichiarazioni scandalizzate di coloro che avevano temuto che la legge potesse rappresentare la via lucana al riconoscimento delle coppie di fatto. Timore presto fugato, grazie ad un eroico emendamento presentato dai consiglieri della Margherita, Gennaro Straziuso(già assessore alla sanità) e Roberto Falotico. I nostri eroi hanno infatti dichiarato, che saranno valorizzate solo le relazioni affettive previste dall’ ordinamento giuridico vigente e che, dunque, è stato scongiurato il rischio “di creare o legittimare altri istituti pseudo-familiari che si paleserebbero in contrasto con la legge dello Stato”. Niente da dire! Proprio un bel quadretto quello offerto dal nostro Consiglio Regionale e dal compagno Rocco Colangelo. E proprio al compagno Colangelo, riteniamo di dover chiedere se sia prassi consolidata quella di sottoporre alla Curia lucana, per un consenso preventivo, i disegni di legge regionali. Certo non abbiamo dimenticato che un anno e mezzo fa, la Giunta organizzò presso gli uffici di via Anzio un incontro con la Cei lucana, annunciando un tavolo di consultazione permanente. Insomma, mentre alcuni partiti dell’Unione lucana continuano ad invocare una “cabina di regia” che stenta a decollare, la “concertazione” con la Cei di Basilicata sembra funzionare a meraviglia. Questa ennesima avvilente vicenda, ci porta nuovamente ad affermare che le istituzioni di questa regione sono state di fatto commissariate dal potere curiale e pontificio dello Stato Città del Vaticano, o forse sarebbe meglio affermare che ci troviamo di fronte a due facce della stessa medaglia. Molti consiglieri regionali continuano a scambiare il portone di via Anzio per una succursale dello Stato Città del Vaticano. Alla luce di quanto emerso in queste ore, c’è da chiedere ai compagni DS e alla Margherita lucana, se per caso il nascente Partito Democratico non sarà un soggetto a tre con la Cei di Basilicata. P.S. Intanto, come è stato giustamente sottolineato da Radicali Italiani e Associazione Coscioni, i Pacs italiani stanno per sostanziarsi in un ipocrita compromesso clericale. Un pezzo di carta anagrafico che concederà 3 o 4 mini diritti. Ancora una volta affermiamo Viva Zapatero, Viva Loris Fortuna, Viva la Rosa laica, liberale, socialista, radicale, che, non a caso, in Basilicata sono in tanti a voler far morire, ad iniziare dai sempre più silenziosi e comatosi compagni dello Sdi.

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