L’ADOC spera che Poste Italiane si scusi con l’utente, ripari i danni causati al cliente e migliori il proprio servizio per il prossimo anno ed elevi i propri standard qualitativi così come ha fatto per i suoi tradizionali servizi Ritorniamo sul “servizio” di Poste Italiane di consegna libri di testo a domicilio, per riportare la disavventura di un nostro iscritto che lo ha utilizzato. Il signor C.V. di Potenza ci scrive e, documenti alla mano, ci dimostra che Poste Italiane attraverso il suo “disservizio” ha creato non poche difficoltà ad un ragazzo che frequenta la terza Media della città capoluogo. Dopo l’iscrizione e la conferma di iscrizione, C.V. nota che l’elenco dei libri di Poste Italiane è incompleto rispetto a quello consegnato dalla scuola e quindi vorrebbe acquistare soltanto n. 5 libri per un importo di € 89,75 ma siccome non può fare ordini inferiori a € 100,00, decide per n. 6 libri con un importo di €107,35. In data 13/09/2006 invia l’ordine d’acquisto e riceve repentinamente la conferma di Poste Italiane la quale riscuote immediatamente il costo del bollettino di € 2,15. Con altrettanta solerzia anche “bol.it” (la divisione on line di Mondatori) invia l’e-mail di presa in consegna dell’ordine. Ma dal 13 settembre più niente, la scuola inizia il 14 settembre e C.V. dovrà aspettare il 3 ottobre per ricevere a casa il pacco con i libri. Ma le sorprese purtroppo sono destinate a non cessare poiché il nostro amico scopre con sorpresa che bol.it gli ha inviato soltanto 4 dei 6 libri inviati senza nemmeno una riga che gli chiarisca se deve ancora aspettare i 2 libri mancanti, ma soltanto un strana dicitura poco chiara in calce alla ricevuta: “SPEDIZIONE COMPLETATA AL 66 %”. Sappiamo che bol.it conosce bene la matematica e riesce ad elaborare una precisa percentuale ma anche Poste Italiane non è da meno perché ha intascato subito le sue commissioni e poi si è disinteressata del buon fine del “servizio” ed in questa confusione il nostro C.V. non ha saputo se rivolgersi a Poste Italiane o a bol.it. Riteniamo quindi utile applicare il bollino di “disservizio” all’affare Postescuola. L’ADOC spera che Poste Italiane si scusi con l’utente, ripari i danni causati al cliente e migliori il proprio servizio per il prossimo anno ed elevi i propri standard qualitativi così come ha fatto per i suoi tradizionali servizi
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