Un territorio, il nostro, che oltre a mancare di collegamenti ferroviari è penalizzata anche per quelli autostradali e aeroportuali. Non c’è di che meravigliarsi se,poi, cifre e classifiche del Centro Studi Sintesi di Venezia indicano le province lucane tra le più povere del Paese
Bronzino:Treni e rete ferroviaria moderni, altrimenti si resta al palo La disponibilità di collegamenti veloci ed efficienti alla rete ferroviaria nazionale è vitale per il futuro della Basilicata e delle possibilità di ripresa della sua economia. E’ quanto afferma il presidente della Camera di commercio di Matera, Domenico G. Bronzino, commentando positivamente gli interventi effettuati in diverse direzioni dal presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, e in particolare verso i governatori di Puglia e Campania sul progetto di Treno ad Alta Velocità. e dall’ assessore ai trasporti Francesco Mollica. Prese di posizioni che hanno inteso sollecitare non solo le regioni vicine a rafforzare il sistema di trasporto ferroviario nel Mezzogiorno, ma anche sulla necessità che governo e Trenitalia riservino la giusta attenzione al nostro territorio, finora escluso dai grandi investimenti per i collegamenti ferroviari, e dalla necessità di adeguare reti esistenti o di completare opere come la Matera-Ferrandina-Adriatica. “ L’ ennesimo e apprezzato appello di De Filippo e Mollica –ha detto Bronzino- conferma la scarsa attenzione che finora il problema ferroviario della Basilicata ha avuto a livello nazionale.E su questo aspetto c’è da chiedersi quali e quante responsabilità abbiano avuto negli anni gli esecutivi che si sono susseguiti alla guida del Paese, se l’ attuale insediatosi da appena pochi mesi o i precedenti che hanno avuto intere legislature per programmare e intervenire, senza risolvere un problema, quello delle comunicazioni e delle infrastrutture, che penalizzano il Mezzogiorno, la Basilicata e la provincia di Matera in particolare. Un territorio, il nostro, che oltre a mancare di collegamenti ferroviari è penalizzata anche per quelli autostradali e aeroportuali. Non c’è di che meravigliarsi se,poi, cifre e classifiche del Centro Studi Sintesi di Venezia indicano le province lucane tra le più povere del Paese nonostante la ricchezza di risorse come acqua, petrolio, ambiente, beni culturali. Quello economico è un problema complesso, che richiede progetti organici per armonizzare le diverse componenti, ma è anche vero che da noi infrastrutture e trasporti sono problemi prioritari da sempre. Senza collegamenti ferroviari adeguati e moderni, che colleghino le diverse aree della regione alle reti nazionali e da queste ai nodi internazionali continueremo ad avere vita difficile, a pagare in termini di povertà e di emigrazione, di giovani in particolare, e a occupare la parte bassa nella classifica dell’ economia italiana. L’ auspicio è che, volontà e impegno, aiutino in concreto la Basilicata a uscire dalla sabbie mobili dei mancati e ritardati investimenti nel settore delle infrastrutture. Occorrono sinergie diverse per completare opere annunciate, promesse o rimaste incomplete. Tempi e risorse certe, dunque, ma anche una adeguata programmazione verso l’ efficienza della rete e della competitività dei servizi che devono essere moderni, anche per il ruolo che l’ Europa, il Mezzogiorno e la Basilicata possono svolgere nel Mediterraneo. La Camera di commercio di Matera,sensibile e interprete delle esigenze del territorio sosterrà lo sforzo che Regione,Istituzioni e parlamentari porteranno avanti per raggiungere questi obiettivi’’.
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