“Di certo non mi hanno meravigliato le dichiarazioni sui magistrati-plotone di esecuzione fatte dal premier Berlusconi, vista la considerazione in cui il Governo tiene la magistratura e in genere i servitori dello Stato. Basta guardare a quello che, secondo informazioni giornalistiche e televisive, sta accadendo al Gip di Napoli che ha arrestato il presunto killer del giovane romeno colpito davanti a una stazione della metropolitana: una triste vicenda che tutti ricordano perché ripresa in diretta dalle telecamere di sorveglianza”.

Così il Presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, spiega i motivi che lo hanno spinto a presentare un’interpellanza urgente al Presidente del Consiglio e ai ministri dell’Interno e della Giustizia, per conoscere i motivi del “trattamento” riservato al magistrato napoletano: una trentottenne con figli alla quale è stata tolta la scorta malgrado sia stata vittima di un attentato camorristico e continui a ricevere minacce varie.

“Quello che più ci meraviglia e ci indigna – spiega Belisario – è l’indifferenza e il disinteresse con cui la vicenda è stata seguita a livello istituzionale. I magistrati sanno bene quali rischi possono correre nella loro attività, ma si aspettano che lo Stato li tuteli. Invece in questo caso, ma probabilmente non è l’unico, la giudice è stata abbandona a se stessa. Non è certo questo il modo in cui lo Stato deve comportarsi e non vorremmo che i motivi di tale atteggiamento fossero solo di natura economica”.

 

 

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