Domenica 21 marzo 2010, equinozio di primavera, la rete nascente dei movimenti, associazioni, comitati e cittadini lucani si è riunita per dare continuità e incisività al percorso iniziato a Pignola il 28 febbraio scorso.La conferma dell’ampia partecipazione già riscontrata a Pignola da valore e sostanza alle modalità di lavoro scelte: elaborazione partecipata e condivisa da tutti del documento politico di principi, analisi e proposte, definito a Pignola; organizzazione della rete aperta, orizzontale, dinamica e accogliente.
Il lavoro si è svolto in due fasi: una prima suddivisa in gruppi, un’altra riunita in plenaria. Le quattro tematiche discusse a Pignola, integrate nel documento elaborato in queste settimane, sono state analizzate nel complesso, osservando che alcuni concetti non sono ancora chiari e condivisi da tutti, sia perché i livelli di esperienza e di consapevolezza sonno differenti, sia perché si sono aggiunte nuove persone che hanno bisogno di tempi e spazi adeguati per sentirsi partecipi a questa rete. Stiamo acquisendo consapevolezza che una rete sociale ha bisogno di tempi lenti, occasioni continue e spazi flessibili e accoglienti, perché ha bisogno di creare un clima di comunità, naturale e quasi inconsapevole, come un “cerchio caldo” inteso come una sorta di fiduciosa immersione in un mondo fatto di compattezza e solidarietà umana.
Al contempo, tutti i partecipanti hanno sentito l’esigenza di cominciare a trasformare le analisi, le idee e le proposte elaborate in questo mese in iniziative e azioni concrete, che diventino oggetti di lavoro comune. Dall’analisi contenuta nel documento di Pignola emerge un quadro condiviso piuttosto fosco, che prende atto della perdita di democrazia e di sovranità delle comunità locali, costrette a subire scelte politiche ed economiche autoritarie, non volute e dannose, da parte di un sistema politico-amministrativo che ormai non rappresenta più i cittadini e il bene comune, ma solo interessi privati anche trasnazionali. Tale amara constatazione della realtà trova tutti concordi nell’esigenza prioritaria di riconquistare democrazia e diritti costituzionali e di ricostruire un sistema politico, sociale, economico e culturale altro dall’esterno, attraverso iniziative, progetti e azioni alternative e antagoniste. Intendiamo realizzare azioni concrete, per dimostrare che: un altro modo di intendere l’economia, l’ambiente, il lavoro, la politica è possibile; un altro modo di gestire i rifiuti, l’energia, le acque, l’agricoltura, le foreste, le montagne, le coste, è attuabile, anzi è necessario e irrinunciabile.
L’assemblea plenaria del pomeriggio, nella convinzione che sia comunque importante continuare a discutere di questi principi, chiarire il significato dei concetti e dei valori che stiamo elaborando e condividere il linguaggio e i contenuti che ci accomunano, ha definito alcune azioni prioritarie da attuare nei prossimi mesi:
costruire una mappa del territorio di analisi, possibilità e proposte, da integrare con un sito regionale di informazione e comunicazione. Tale mappa potrà contenere sia analisi di tipo sociale, ambientale, culturale, energetico e sui beni comuni, sia una serie di possibilità di tipo progettuale, economico, finanziario, da integrare e mettere in valore per consentire di definire una mappa delle proposte e azioni concrete di riconversione ecologica dell’economia, del lavoro, dei trasporti, dell’energia, dei rifiuti, e di ogni altro settore di attività.
Promuovere, presso alcune amministrazioni comunali più sensibili e illuminate, modalità di gestione sostenibile del territorio e della comunità locale, secondo i principi della rete nazionale dei comuni virtuosi, riguardo prima di tutto i rifiuti, quindi l’energia, l’acqua, l’agricoltura, il turismo, il lavoro, l’accoglienza, i servizi, la mobilità, etc.
Sviluppare iniziative e azioni per l’acqua bene pubblico, contro ogni tipo di privatizzazione e per la tutela della qualità delle acque superficiali e sotterranee.
Progettare una grande manifestazione regionale per denunciare l’aggressione coloniale al territorio regionale da parte delle multinazionali del petrolio, dei rifiuti, dell’energia, dell’acqua, del turismo e per chiedere conto della reticenza di alcune agenzie istituzionali (ARPAB in testa) funzionali agli interessi delle suddette.
L’assemblea della rete dei movimenti si è conclusa con la formazione di gruppi tematici, che già da domani cominceranno a lavorare alla realizzazione delle azioni concordate. Il prossimo appuntamento è giovedì prossimo, a Policoro, 25 marzo, in Piazza Eraclea, per l’incontro con Padre Alex Zanotelli sull’ ”Acqua Bene dell’Umanità”, contro la privatizzazione criminale in atto da parte di banche e multinazionali, tra la palese accondiscendenza del governo nazionale e l’equivoca posizione del governo regionale, che conserva la gestione dell’acqua a favore di una Società per Azioni (Acquedotto Lucano S,p.A), pubblica ancora per poco.
La rete dei movimenti e delle associazioni lucane promotori dell’iniziativa:
Potenzattiva, Comitato Regionale Acqua Bene Pubblico, Comitato Diritto alla Salute di Lavello, Associazione Ambiente e Legalità di Ferrandina, Rete Sud-Sud (Gruppi di Acquisto Solidale), WWF Potenza, Cobas Basilicata, Coordinamento Regionale No-Nuke, Zer0971 di Potenza, Lega del Cane di Lavello, OLA Ambientalista, GSV – Gruppo Solidarietà Volontariato di Potenza, Associazione il Riccio di Castrovillari – San Severino Lucano, Associazione Sinistra Matera, Comitato Nocentrale Acinello di Stigliano, Libera Basilicata, Associazione Unosidistraealbivio di Tricarico, Laboratoriosociale Reset di Potenza, Rete Lucana, Gruppo facebook Naturalmente A Sud, Associazione Lucani in Natura, Cittadini Attivi di Bernalda, Associazione Gramigna di Grottole, Associazione Michele Mancino di Palazzo San Gervasio, Associazione Karakteria di Policoro, Comitato Contro la Discarica di Genzano, Forum Ambientalista. Cestrim Basilicata, Bottega Equomondo di Potenza, A.MI.CA di Palazzo San Gervasio, Associazione Centro D’Arte e Cultura Delta Portenza, Arci Rotondella, GAS La Pastinaca di Matera, Associazione Loe-La Bottega del Mondo di Matera, Associazione Lucania World.
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