“Le sentenze dei giudici sono fatte per essere rispettate”. Lo sostiene il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Antonio Zenga, che considera “doppiamente sbagliata la scelta della Fiat di impedire ai tre lavoratori della Sata di riprendere regolarmente il lavoro”. Secondo Zenga “la Fiat sbaglia due volte perché non rispetta la sentenza del giudice del lavoro e il conseguente diritto dei lavoratori a riprendere il proprio posto di lavoro e perché, così facendo, esaspera inutilmente un clima già carico di tensioni in un momento in cui, al contrario, dovrebbero prevalere la ragionevolezza e il dialogo per restituire certezze ai lavoratori. In questo momento a Melfi serve serenità per affrontare le questioni concrete, non la riedizione di una contrapposizione fine a sé stessa che finisce per distogliere l’attenzione dai problemi reali. La Fim vuol sfidare la Fiat sul terreno delle relazioni sindacali. Per questo proporremo alle altre sigle la convocazione di un incontro per affrontare tutte le questioni sul tappeto, a partire dalle prospettive dello stabilimento di Melfi alla luce del nuovo piano industriale. Tra la reazione di una Fiat ancora troppo ancorata a schemi novecenteschi e l’antagonismo sociale di chi considera le fabbriche uno spazio di lotta politica – conclude Zenga – noi siamo convinti che si debba perseguire la via della contrattazione e della responsabilità per restituire serenità ai lavoratori, salvaguardare il futuro dello stabilimento di Melfi e creare nuove opportunità di lavoro per i giovani e i disoccupati della Basilicata, partendo proprio dalle opportunità contenute nel nuovo piano industriale”.

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