“Il reddito ponte annunciato dal governo regionale nel corso della riunione del partenariato economico e sociale va nella direzione più volte auspicata dalle Acli di una maggiore integrazione tra formazione e lavoro”. È quanto sostiene il presidente provinciale delle Acli di Potenza, Gennaro Napodano, che auspica “la rapida attivazione della misura per venire incontro alle esigenze occupazionali dei giovani diplomati e laureati lucani”.

 Per Napodano “i reddito ponte, sulla scorta di analoghe misure adottate in altri paesi europei, rappresenta un positivo modello di politica attiva del lavoro che, almeno sulla carta, può contribuire a superare l’approccio di tipo assistenziale ed emergenziale che da sempre caratterizza in negativo le politiche del lavoro in Basilicata. Ora si tratta di capire se le strutture pubbliche e la stessa rete degli enti formativi – continua Napodano – sono o meno attrezzati per gestire in maniera adeguata le varie fasi del processo di accompagnamento al lavoro, percorso che dovrà necessariamente tenere conto dei fabbisogni espressi dal tessuto imprenditoriale in termini di competenze e professionalità”.Secondo il presidente provinciale delle Acli, infine, “un’efficace politica attiva del lavoro non può prescindere dal pieno coinvolgimento delle scuole e dell’università con azioni di orientamento preventivo finalizzate a ridurre all’origine lo scarto tra domanda e offerta di competenze”.

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