Sarà incentrato sul tema “ La conciliazione delle liti civili: una opportunità più che un obbligo’’ il convegno che la Camera di commercio di Matera ha organizzato per giovedì 21 ottobre, alle 15.30, presso la sala convegni in occasione della 7^ settimana nazionale della Conciliazione.
Nel programma dei lavori, coordinati dal presidente del Tribunale di Matera, Giuseppe Attimonelli Petraglione, sono previsti gli interventi del presidente del Cestar di Matera Francesco Paolo Porcari sul tema “ L’obbligo di tentare la conciliazione nelle cause civili’’, del direttore generale dell’Isdaci Benito Boschetto su “ La concreta realizzazione dei diritti attraverso la conciliazione’’ e del presidente della scuola forense di Taranto, Vincenzo Di Maggio, su “ La gestione informatica della mediazione per la Conciliazione’’. Il convegno sarà introdotto da un saluto del presidente Angelo Tortorelli, che ricorderà quanto l’ente sta facendo nel settore della conciliazione, anche in relazione a quanto è stato fatto con il Tribunale di Matera,presso la quale è stato attivato per alcuni mesi un info point di supporto all’azione conciliativa. L’iniziativa, legata al progetto “Conciliamo’’ , ha consentito di valorizzare da un lato il ruolo della Camera di Conciliazione ed arbitrato istituita in seno all’ente camerale e, dall’altro, a valorizzare la cultura della composizione dei conflitti, Una opportunità utile a prevenire l’ulteriore carico del Tribunale civile ma anche a definire liti pendenti, che potrebbero trovare una definizione nella sede della mediazione. “ La conciliazione –ha detto il presidente Angelo Tortorelli- è per le imprese, i cittadini, i professionisti uno strumento di indubbia utilità, poiché consente di risolvere eventuali contenziosi in modo semplice,, rapido ed economico, risparmiando tempo e denaro. Per tutta la settimana i funzionari camerali saranno a disposizione per informazioni e chiarimenti sullo strumento conciliativo e le sue caratteristiche’’. Il servizio, durante questo periodo, è gratuito per controversie fino a 50.000 euro.
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