Dopo anni che non assistevo ai lavori del Consiglio Regionale, mi sono trovato nel bel mezzo dell’occupazione della sala consiliare da parte di pochissime persone, che inascoltate da mesi sulla chiusura dell’ospedale di Tinchi hanno pensato bene di compiere questo estremo e disperato atto.
Cinque persone, mentre il Pres. De Filippo dissertava sapientemente sui dati demografici di questa regione piuttosto che sulle soluzioni da proporre come amministratore di lunghissimo corso, hanno posto sotto scacco l’intero consiglio regionale.
E’ un segnale davvero preoccupante perchè evidenzia l’incapacità di comprendere il malessere che serpeggia nella gente di questa regione. E’ la disperazione non solo di chi non trova lavoro, ma anche di chi pur lavorando è divenuto precario ed incapace di percepire quale è il proprio futuro lavorativo.
E’ l’allarme lanciato dalla Conferenza dei Vescovi, che ricorda a questo Presidente ed alla sua maggioranza quale è la vera emergenza di questa regione: il lavoro. Era il perno del programma elettorale sul quale il centro sinistra lucano ed il Presidente De Filippo si ripresentavano per l’ennesima volta a chiedere la fiducia dei concittadini.
Nove mesi passati inutilmente dove i successi di questa regione sono l’aver scongiurato il disimpegno dei fondi comunitari, la celebrazione degli stati generali sulla sanità senza uno straccio di idea sulla sua riforma, le Comunità Locali volute fortemente e oggi negate con la solita non curanza dal Presidente, una ristrutturazione degli enti agricoli nel mentre si discute animatamente della film commission o meglio della nomina dell’esperto, una riformulazione degli incarichi dirigenziali dove ancora una volta si premiano amici e company. Si penalizza chi in questa Regione ha dato l’anima per moltissimi anni e si vede superato da dirigenti improvvisati, da curriculum e requisiti costruiti ad hoc, da bandi disattesi. Si perchè la regione, pur avendo emanato un avviso pubblico in ossequio alla L.R. n.31/2010, che stabiliva la procedura per il reclutamento del personale esterno a cui affidare gli incarichi dirigenziali con relativa pubblicazione, ha proceduto non pubblicando l’elenco, ma addirittura affidando incarichi a chi non ve ne faceva parte, guarda caso proprio in quel Dipartimento Formazione e Lavoro dove il rigore e il rispetto delle regole dovrebbero per definizione politica essere di casa.
E’ amaro constatare che in questa regione e con questo Presidente la meritrocazia e la trasparenza sono un opzional.
Spero Presidente che lei possa ricevere, come io le formulo, tanti, ma tanti auguri di Buon Natale.
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