Sarli: “L’accordo sulla produttività è vantaggioso per il lavoro pubblico”. Il segretario della Cisl Fps lucana difende l’accordo sul salario di produttività e critica la posizione della Cgil

 “Il nostro obiettivo era modificare le parti più inique del decreto Brunetta e con questo accordo abbiamo ottenuto un primo significativo risultato”. Così commenta il segretario generale della Cisl Fps Basilicata, Giovanni Sarli, l’accordo sul salario di produttività siglato nei giorni scorsi a Palazzo Chigi da Cisl e Uil. “Si tratta di un accordo vantaggioso per il lavoro pubblico – spiega Sarli – in quanto cancella le inique pagelle di valutazione della produttività individuale introdotte dal ministro Brunetta e stabilisce che fino al 2013 non può essere ridotto il salario accessorio già percepito nel 2010 dai lavoratori del pubblico impiego”. Per Sarli “con la firma di questa importante intesa sono state sterilizzate le tre fasce del 25-50-25 per cento riferite al salario di produttività che preoccupavano fortemente i lavoratori e che erano già diventate oggetto di ricatto da parte dei dirigenti e degli amministratori in tutti gli enti pubblici della Basilicata. Inoltre, con questo accordo – prosegue Sarli – lo stesso ruolo del sindacato viene riconosciuto e valorizzato, riducendo così le limitazioni introdotte dal decreto Brunetta”. Il segretario della Cisl Fps lucana critica “l’assurda presa di posizione della Cgil che, evidentemente, con la sua azione politica non riesce a ottenere i risultati che, invece, Cisl e Uil conseguono con la propria azione sindacale”. Sarli lancia infine una provocazione alla Cgil: “Se sono convinti che l’accordo non porta vantaggi ai lavoratori, scrivano a tutte le amministrazioni pubbliche chiedendo che l’accordo non venga applicato ai propri iscritti e che siano pertanto imposte le pagelle del 25-50-25. Si renderanno così conto del grave danno che arrecheranno ai propri associati”.

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